Questo film non può trovare classificazione alcuna in un qualunque genere concepibile; si scava una nicchia di tutto rispetto in cui giace nella sua ammirevole esclusività. Sia che si prenda in considerazione la storia raccontata, sia che ci si applichi sulla tecnica registica scelta. La storia è di per sé di un'originalità unica ed estasiante, in tali termini non può essere confrontata con nulla che si abbia ascoltato, letto, visto fino ad ora; un incrocio tra una fiaba nera e, volendo, un thriller. Un uomo dall'olfatto così incredibilmente sviluppato da renderne la cognizione imperante su tutti gli altri sensi sviliti e schiacciati, e da assoggettare lo stesso proprietario, storpio, brutto, ignorante e vile alle sue percezioni, tralasciando senza colpo ferire l'etica, la morale e tutto quanto possa ostacolarlo dal suo obbiettivo voluttuoso. Deve essere un compito estremamente difficile trasporre sulla pellicola e tentare di emulare il prodigio compiuto da Suskind(l'autore del romanzo)nel ridurre in parole le impressioni sensoriali suscitate dagli odori; e il regista, altrettanto prodigiosamente, ci riesce. Tramite una montatura d'immagini tanto fiammeggianti di colori quanto soffocate di tetraggine, e una cinepresa impietosa, indiscreta e meticolosa tanto nel cogliere la pura perfezione della bellezza, quanto le luride e disgustose brutture che si annidano ad ogni apparentemente candido angolo della quotidianità, il regista ci coinvolse sensorialmente nell'oscuro viaggio del protagonista. E ad esso si accompagna una onnipresente e sontuosa colona sonora che, nonostante la esasperante maestosità, si concilia perfettamente con la poesia delle immagini che, forti di questo contribuito, si imprimono nella memoria con incisività indelebile(la nascita di granuielle;la preparazione del profumo per baldini;l'incontro con la fanciulla dai capelli rossi;il trattamento delle sue vittime e la preparazione del profumo perfetto). Il finale, è vero, può lasciare interdetti per troppo surrealismo, ma solo se non si è disposti ad allargare la mente ed ad apprezzarne il significato intimo. Alcuni condannano l'intero film soltanto per il finale, e penso sia eccessivo. Il protagonista riesce con facilità ad essere viscido, abbietto e ossessivo, regalandoci un'interpretazione di rara meraviglia. Non a proprio agio Hoffman. Questo film mi ha estasiato.