Un azzardo di Spielberg merita sempre di avere una chance. E in quest'opera l'azzardo è molto: dalla tecnica del facial e motion capture con attori dal vero che vengono digitalizzati, al personaggio con un passato pesante e di spessore, dal target di riferimento che strizza l'occhio ai bambini, ad una trama semplice quanto disarmante. I pregi sono molti: è dai tempi del miglior Indiana Jones che l'avventura al cinema non raggiungeva certi estremi e certa raffinatezza, sicuramente aiutata dalla componente cartoonesca e slapstick permessa dalla tecnica adottata (a ragione) per il film. Senza frastornare o confondere, ogni scena regala momenti di entusiasmante azione orchestrata come un balletto dalla straordinaria coreografia. La professionalità propria del regista e la sua leggerezza sostengono il ritmo di idee e personaggi perennemente catapultati in lotte, inseguimenti, scene di buona comicità fisica. E' un film divertente e capace di coinvolgere adulti e bambini senza tregua e Spielberg confeziona il suo tributo ad un personaggio a tutto tondo riuscendo a non snaturarlo. Le interpretazioni degli attori chiamati a questa difficoltosa prova sono senz'altro all'altezza delle aspettative e ogni cosa va a incastrarsi ottimamente nell'insieme. Quel che manca, quel che davvero rovina le ottime premesse di base e appanna un po' tutto il risultato e una trama dozzinale, uno sviluppo narrativo con poche idee e ancor meno originalità. Una storia, insomma, che non dona spessore alle singole vicende, ai singoli personaggi e alle bellissime scene d'avventura. Insomma, siamo dinanzi ad un prodotto fatto di contenuti che sono meglio della somma delle singole parti. Con un po' più di attenzione avrebbe potuto essere un piccolo gioiello, così è solo una grandiosa occasione sprecata e dispiace perché davvero c'è tecnica, c'è attenzione ai dettagli, ci sono le migliori scene d'azione mai apparse in un cartone animato e un'anima viva per ogni personaggio... purtroppo quel che manca è il legante. Con una trama ed espedienti così inconsistenti resta l'amaro in bocca e va bene rispettare un canone di puerile semplicità vecchia scuola di fumetto d'antan... ma questo dovrebbe avvenire nella forma, non nei contenuti.