Titolo film: |
Natale in Sud Africa |
Opinioni presenti: |
86 |
Media Voto: |
2.5 - |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Lorenzo, 40 anni, Livorno (LI)
Il solito |
Voto 5 di 10 |
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Nulla di nuovo sotto il sole (africano, in questo caso). Due storie parallele che solo occasionalmente si intrecciano: Massimo Ghini e Giorgio Panariello (quest’ultimo ringiovanito) sono rispettivamente un chirurgo ultramiope e un macellaio, entrambi fanatici della caccia che cercano di insidiare la bella entomologa Belen con la scusa di aiutarla nella ricerca di una farfalla da studiare, con la figlia adolescente del primo costretta intanto a spericolate acrobazie per barcamenarsi fra i due boyfriend; Christian De Sica e Max Tortora sono due fratelli che cercano per tutto il tempo di fregarsi a vicenda. Le solite volgarità, qualcuna anche scatologica, forse meno che in altre occasioni, Belen che si mostra, equivoci a ruota, diverso già visto nei precedenti film. Gli intrecci di questi film, tutti fondamentalmente basati sull’equivoco, sarebbero anche divertenti e ben costruiti se non scivolassero nel basso di quando in quando. Continuo a sostenere da anni che nei cinepanettoni basterebbe “limare” la volgarità e il dubbio gusto, e forse potrebbero già essere considerati in modo diverso. In ogni caso, anche quest’anno gli incassi sono al top. E qui c’é il solito paradosso apparentemente insormontabile: di questi film tutti ne parlano male eppure tutti li vanno a vedere. A proposito, non si sa se sono più tristemente patetici quelli che ogni anno vanno a vederli per poi divertirsi a parlarne male, quelli che postano l'opinione senza neppure averli visti (vabbe' che si tratta di cinepanettoni e si sa cosa ci aspetta, ma per dire qualcosa di un film bisognerà pur vederlo, tanto per essere sicuri di come é) o quelli che per decidere se andare a vedere un film o meno si basano sul giudizio degli altri utenti.
In definitiva, un filone che può (anche) piacere a chi come me ha sempre amato la comicità italiana, quale che sia. Per me é un genere come un altro, che magari, ripeto, pecca un tantino troppo in volgarità, questo senz'altro.
La presenza di Belen, una delle tante “prezzemoline” e regine del gossip che detesto (e che non trovo neppure così bella), poteva essere un deterrente. Per fortuna la sua presenza, perlopiù decorativa come sempre in questi casi, non disturba. Spero però che non decida di intraprendere la carriera cinematografica. Ma probabilmente fra qualche anno farà la fine di tutte le altre: nel dimenticatoio.
Gli altri quattro protagonisti sono tutti ok: non capisco come facciano alcuni a parlare di "recitazione pessima" e cose del genere..il professionismo c'é comunque e si vede, a prescindere dalla storia e dalla qualità del film in sè. Panariello dà un tocco sgradevole al suo cacciatore sadico che suona alquanto stonato, non tanto però se lo si considera nel contesto di quella, ahimè, volgarità “istituzionale” dei cinepanettoni di cui parlavo prima.
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Questa opinione è stata scritta da:
Lorenzo
40 anni
Livorno (LI). |
(31 Dicembre 2010) |
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale: interviste.
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