Promosso a pieni voti. E la ragione del mio entusiasmo deriva unicamente, e ripeto, unicamente, dal messaggio che Kaatu porta all'umanità: "Non possiamo permettervi di distruggere il pianeta, è troppo prezioso". L'ex Neo di Matrix, è più che egregio nella parte, che sembra incarnare e vestire alla perfezione. Vuoi per i lineamenti e portamento perfetti, e la purezza dello sguardo. Una razza superiore, non antropomorfa, ma che si presenta a noi con spoglie adatte. Nessuno, avrebbe al suo posto, potuto far meglio. Più che un ultimatum o film di fantascienza, sembra trattarsi della trasposizione su schermo, del dolore di chi, come me, vede nella razza umana l'unico pericolo per il proseguo della vita sul pianeta. "Possiamo correggerci", "dacci un'ultima possibilità", ti prego". Questa è la supplica che la dottoressa, la bellissima e sempre ottima Jennifer Connelly, rivolge a Klaatu. Ma giustamente: "vi stiamo osservando da molto tempo", e non c'è segno di ravvedimento in voi". Se il primo 'ultimatum', ammoniva dal pericolo di un'ulteriore guerra, questo centra un tema predominante. Da cui dipendono le sorti di 'tutte' le forma di vita della terra. Fosse solo la nostra.., potrei capirei. Ma trascinare tutto nel baratro, perchè ci stiamo spofondando noi, non è accettabile. Bellissima la seguenza in cui le sfere si levano, ognuna piena di forme di vita. Sembra un rapimento, è invece un gesto che provoca amarezza, e gioia. La prima dovuta al sincero e impagabile intento di salvare il maggior numero di fore di vita, e ciò mi fa sentire un pezzente. La seconda provocata da un'unica ragione: "la consapevoleza che mai cambieremo". L'unico neo del film, è ha mio avviso lo scollameto fra le scene militari, inutili, quasi grottesche, ed il raffinato duo Reeves-Connely. Attori di un'altro pianeta, cacciati in un film che con minore ricerca di effetti, avrebbe colpito nel segno ancor più. Grande messaggio e monito per l'umanità.