Non ho assolutamente capito il timore della chiesa per la proiezione di questo film, che non ha assolutamente scalfito il mio atteggiamento verso la religione cristiana. E' un film come altri, un bel film di pura fantasia. Tutta questa avversità da parte della chiesa, è servita a far incassare, se la chiesa non gli avesse dato tutta quell'importanza e non avesse gridato tanto allo scanda sarebbe passato quasi inosservato. Tutto questo scalpore da parte della chiesa mi ha suscitato curiosità: all'inizio del film ero sul punto di andarmene, poi sono rimasto incollato sulla poltrona fino alla fine. Proprio un bellissimo film. anche, sotto il profilo religioso, ripeto anche, perché credo che questo sia soprattutto un thriller. In realtà a dirla tutta, il film lascia ed insinua il dubbio. Sfiora e il più delle volte tocca in maniera un pò diciamo "dissacrante", storia, leggenda, Chiesa e fede... E il dubbio si sa corrode... ma la risposta è semplice: se un giorno venisse fuori un discendente di Cristo (cosa che reputo assai poco plausibile), ma ragionando per assurdo, la mia fede non ne verrebbe per nulla intaccata, Cristo per me sarebbe sempre il Salvatore del Mondo. Ma il Codice Da Vinci è, e resta un film. Una pellicola affascinante... Forse un po' complicata e difficile da seguire per chi come me non ha letto il libro (scene e vicende si susseguono a ritmo un po' troppo veloce e disordinato quando si tratta di risolvere enigmi, decifrare codici...). E' fenomenale poi, come gli interpreti stessi ad un certo punto, sembrino rendersi conto delle dabbenaggini che dicono... e si guardino con espressione che irride e contraddice le loro stesse parole... La sorpesa annunciata (sapevo che sarebbe stato un bel personaggio), il monaco albino Silas. E' straordinario come riesca a conservare una “gelida innocenza” di gesti, sguardi, movimenti. Un Paul Bettany stupefacente, che da vita ad un'autentica contraddizione umana, dai tratti ferocemente e delicatamente delineati, che non si riesce ad odiare. E' così puro nella sua malvagità da scioccare. Un Tom Hanks un po' sbiadito, nonostante sia il personaggio protagonista ed una Audrey Tautou...insignificante? Beh, credo proprio di sì. Non riesce a dare spessore al suo personaggio (diamine, è l'ultima discendente di Cristo!!!!)...e non lascia tracce nella memoria, nonostante resti sullo schermo per quasi l'intera durata del film. Godibile... Dieci a Paul Bettany, sei alla pellicola di Ron Howard. Forse se non si fosse gridato tanto allo scandalo, questo film sarebbe passato, quasi inosservato....