… L'ho rivisto! Ebbene si, l'ho rivisto per la quarta volta ma è sempre come fosse la prima. Un film assolutamente imperdibile, nonostante non sia stato apprezzato tantissimo (in Italia e non): una sceneggiatura che riesce a non deludere le aspettative di chi ha letto il libro; musiche assolutamente emozionanti e coinvolgenti (capaci di farmi commuovere ogni volta); una regia impeccabile capace di cogliere i minimi particolari; un montaggio ben fatto in grado di non confondere lo spettatore nella visione di tre storie così diverse ma così legate tra loro e capace di uno straordinario crescendo d'intensità; tre attrici assolutamente espressive e…. Julianne Moore assolutamente perfetta! July, così lontana dal pronunciare frasi ad effetto come quelle di N. Kidman nella scena della stazione o come quelle di M. Streep sul letto con la figlia: Julianne non ha bisogno di parole, vive di sguardi. Le sue labbra, i suoi occhi nel guardare il marito che va a lavoro, nel guardare il figlio dopo che Kitty è andata via, nella macchina quando lascia il figlio per andare in un posto lontano da quella quotidianità da lei tanto odiata…. La sua capacità espressiva di reprimere il pianto quando Kitty è uscita di scena, ma anche quando nel bagno non vuol farsi sentire dal marito stereotipo… "[…] E lei è intrappolata qui per sempre, a fare la moglie. Deve affrontare questa notte, e poi domani mattina, e poi un'altra notte qui, in queste stanze, senza avere nessun altro posto dove andare. Deve risultare gradita; deve continuare." Julianne, una grande attrice! E come ho già detto, THE HOURS: un film per riflettere, un film da vedere, un film da amare…. angosciante, noioso e triste solo per chi non si è mai fermato a riflettere un minuto sul significato della sua vita, delle sue ore che trascorrono inesorabilmente senza che venga presa una decisione: VIVERE!