Titolo film: |
Vajont - La diga del disonore |
Opinioni presenti: |
94 |
Media Voto: |
8 - |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Paolo, 55 anni, Rossiglione (GE)
e se invece........... |
Voto 7 di 10 |
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e se invece si fosse trovato un sistema per far convivere la frana con il bacino come avviene da 20 anni ai confini tra USA e Canada, oggi che si direbbe? Proprio nulla, anzi i neolaureandi in geologia potrebbero visitare l'unica galleria mancante (quella di drenaggio dell'acquifero inferiore), plaudendo, estasiati, all'acume ed all'intelligenza dei costruttori. Martinelli ricorda un antico dramma, suo certamente il merito. Secondario il fatto che si comportino da perfetti imbecilli uomini, con Carlo Semenza in testa, che hanno costruito la diga più alta del mondo e che oggi è ancora al suo posto, malgrado sia stata scavalcata da un'onda di circa 50 milioni di metri cubi d'acqua e parzialmente compressa da unna massa di circa 250 milioni di terra. Perchè quella galleria non fu costruita? Perchè il bacino fu riempito e non svuotato alla ripresa più marcata dei movimenti? Perchè il bacino fu svuotato rapidamente e non progressivamente come fatto in precedenza per ben due volte? Già, il modello di Nove, la perizia di Ghetti....Scienziati ed ingegneri che affidano la loro professionalità ed il loro prestigio ad un modellino! Io proprio non riesco ad immaginarli in questo ruolo di genietti pazzoidi. Forse la realtà è più semplice, più umana. Un errore, una sottovalutazione (ricordate gli avvisi di ghiaccio ricevuti dal Titanic?), un eccesso di confidenza col problema. Martinelli dice alcune cose ma non ne dice altre; non dice che questo incidente segnò il cambiamento radicale delle regole per la costruzione di nuovi bacini idroelettrici; non dice che questo incidente segnò il cambiamento riadicale delle regole per l'acquisizione, da parte dello Stato, di opere private; in sostanza non dice che questa tragedia, proprio grazie ai suoi lutti, ha stimolato tutti a far bene e meglio. In altre parole non dice che, per quanto rivoltante sia in concetto, grazie al Vajont molti intelletti dormienti si sono svegliati. Ma in un film tutto questo a chi poteva interessare? A nessuno. Prendiamo comunque quello che Martinelli ci offre ed invito, chi non lo ha fatto, a godersi lo spettacolo di Paolini che certamente è di una parte che non è la mia ma ha il pregio di costringere alla riflessione.
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Questa opinione è stata scritta da:
Paolo
55 anni
Rossiglione (GE). |
(1 Luglio 2003) |
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