Proprio vero, Barbara. Io il film l'ho visto quasi per caso, ma mi è piaciuto subito. L'idea è veramente una di quelle che ti spappola il cervello, e ti dici fra te e te che è veramente quello a cui avresto dovuto pensare. E poi la Bigelow gira il film in modo davvero "armonioso", ti fa vivere in prima persona quello che il confuso e macilento protagonista prova (hai proprio ragione a definirlo camaleontico, prova comunque a vedere anche qualcosa di Samuel L. Jackson, lo troverai forse ancora di più sorprendente). E poi non vogliamo parlare un po' di Tom Sizemore (Max, l'amico non proprio migliore che ci sia)? E' veramente un grande, adatto ai ruoli un po' "sfigati" di spalla al servizio di chi è ritenuto più grande, ma ho l'impressione che più grande di Tom non sia.Il personaggio di Max è nel film il collante della trama, e senza un attore eclettico non sarebbe diventato credibile.Un gran bel film, che ti fa respirare davvero silenziosamente, anche se, a mio avviso, il finale non è che sia proprio a sorpresa.L'idea, ci ritorno sopra, della nuova droga cortecciale è davvero coinvolgente, ed è davvero ben disegnato il sottobosco di quel mondo nuovo ed effimero, che coinvolge la più disparata umanità. Infine il colpo d'occhio di New York in strada a festeggiare il nuovo millennio è straordinario, non ci sono altre parole per descriverlo.Anche se al cinema è tutta un'altra cosa, prendete una videocassetta o quant'altro e guardatelo al buio, in silenzio, ve lo consiglio proprio.
Questo film o lo ami o lo odi, non consente mezze misure. Per quanto mi riguarda trovo che sia semplicemente perfetto, il giusto epigone anni '90 della fantascienza apocalittica alla Blade runner. Ralph Fiennes nel ruolo dell'antieroe romantico e disilluso è indimenticabile, non è un caso che il suo Lenny Nero abbia ispirato il personaggio di Dampyr (splendido fumetto della Bonelli) Insomma, un vero capolavoro del cyberpunk a cui Matrix deve praticamente tutto.
Un film dall'ambientazione claustrofobica, in cui l'ottimo Ralph Fiennes sguazza a suo piacimento, con l'intensità scanzonata che gli conosciamo da film più noti come Schindler's List e Il Paziente Inglese.
Questo film prende spunto da un'idea originalissima (quella del filocollegamento) e ci mescola ad arte la personale storia d'amore di un perdente nato e una trama cruda e mai banale.
Fotografia eccellente, tratteggio dei personaggi di alta scuola. Assolutamente da vedere (per gli amanti del genere).
É un vecchio film...ma a me è piaciuto tantissimo. sarà perchè non è asettico ma riesce a comunicare un qualcosa di particolare...non so come definirlo...se vi capita di poterlo vedere..vedetelo!
mi sembra addirittura strano che non ci sia neanche un'opinione, ma ripeto, vedetelo)
ciao
il film dice una cosa semplicissima, il cinema è superato e non possono esserci tecnologie piu innovative, ma un modo piu intenso e forte di vivere le visioni, infatti i drogati di squid disdegnano il cinema e vivono intensamente tutto anche la morte il black jack, geniale il finale che fa crollare il film, lenny poco prima dei fare l'amore con la ragazza vengono inquadrati entrambi facendo crollare la soggettiva dello squid come a dire che oggettive e soggettive nel cinema contemporaneo non esistono piu o meglio si confondono