Senza dubbio alcuno,la peggior opera del pur grande Steven.
Tanto per cominciare,il tanto decantato sbarco in Normandia non è altro che una accozzaglia di crude e "plastificate" immagini che porta inevitabilmente a una confusione.
Non parliamo poi del prosieguo...uno stucchevole panegirico sul patriottismo "made in USA" che si conclude con una deprimente processione al cimitero dei caduti...
Per non parlare poi della perenne espressione da stoccafisso di Tom Hanks...
Film troppo buonista,che si muove sui binari dei film di guerra di un tempo,tipo "Berretti Verdi"...
Ho ancora troppo stampate e fisse negli occhi perle d'umanità come "Platoon" o "La sottile linea rossa"...
Enormemente sopravvalutato.
Questo film appartiene al filone della nuova epica U.S.A., che trova in Spielberg e Hanks i suoi migliori antesignani (l'uno rappresenta oramai il poeta ufficiale della corte della destra mondialista e sionista, avendo perseguito per anni il palese intento di rafforzare e radicare nelle coscienze del mondo il mito fondante della potenza e della bontà dell'America, l'altro è invece interprete costante dello spirito nazionale del "buon americano"). Non può essere giudicato prescindendo da questi fatti incontestabili. Se vi pice l'America, e siete davvero convinti della bontà e veridicità di certi assunti, allora buon per voi, continuate a dormire tranquilli. Per tutti gli altri, sappiate che questo è un RETORICO film di PROPAGANDA. Ciò non toglie che possa essere considerato bello o emozionante (ed in effetti lo è). Ma è ugualmente indispensabile cogliere l'elemento di mito che si vuole, oramai da anni, far diventare storia.
Premetto che è uno dei miei film preferiti,tuttavia non è un film perfetto.A Spielberg do atto di avere rivalutato un genere,quello bellico,dimenticato.Sicuramente la scena dello sbarco ad omaha beach vale da sola come interesse a vedere il film,poi pero' il film subisce un brusco rallentamento nella parte in cui la pattuglia si mette alla ricerca del soldato ryan dove emerge una certa retorica tipica del genere bellico di qualche tempo fa'.In particolar modo la scena del prigioniero tedesco prima rilasciato e poi nel finale del film quando riappare armato uccidendo senza rimorso quegli stessi soldati che lo avevano salvato mi lascia un po' perplesso perché tende ad evidenziare troppo il contrasto tra buoni e cattivi,tra americani e tedeschi.Ovviamente non vorrei essere frainteso,i tedeschi hanno commesso la loro bella dose di atrocita' e porteranno sempre con loro un bel peso nella coscienza,cosi' come gli americani a loro volta sono venuti a liberare l'Europa dai totalitarismi,tuttavia nel contesto del film quella scena poteva anche essere evitata;la guerra da qualunque prospettiva la si guardi,giusta o non giusta,non ha lati positivi e le atrocita' che vengono commesse non hanno un soggetto ben definito,tutti sono al tempo stesso vittime e carnefici.
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(8/10)
