Il Cattivo è sul palco, occhi di demonio e voce d'angelo. Accento dei quartieri spagnoli. Canta "L'erba cattiva" di Enzo Gragnaniello, a metà tra il blues e l'indie.... ma in napoletano.
La canzone parla delle erbacce che si trovano ai margini dei marciapiedi, che più le estirpi e più ricrescono, trovando sempre una via alternativa. L'erbacce che sono (secondo le parole dello stesso Gragnaniello) la rappresentazione dell'anima di Napoli, sudicia e immortale, spregevole ma che conserva la nobiltà dei superstiti.
E mentre il cattivo Canta e lo "Sciamano" lo accompagna con la sua chitarra, la NAVE tecnologica dove si svolge tutto il film e che avrebbe dovuto rappresentare la resurrezione della città (e ne simboleggia invece la sconfitta) registra, osserva e rielabora le vite che la abitano. Queste vite le mette in scena, sotto forma di ologrammi sbiaditi, fondendo passato e presente. Speranze e paure.
Questo film, bello e disperato, è tutto qui: musiche che rapiscono, una NAVE (e una città) che non si arrende, buoni e cattivi che si confondono, la Gatta Cenerentola che non parla ma che, come l'erba cattiva, ti legge dentro e può spiegare i pensieri della gente.
"Lo Sciamano è terapeutico" dice il cattivo prima di iniziare a cantare.... questo film anche.
Trailer italiano (it) per Coppia aperta quasi spalancata (2024), un film di Federica Di Giacomo con Chiara Francini, Alessandro Federico, Karl Gustaf Fredrik Lundqvist.