Erano anni che un film non mi colpiva nel profondo come LaLaLand. L'ho visto solo adesso, Marzo 2018, perché non pensavo potesse interessarmi o piacermi; invece mi ha costretto a guardarmi dentro ed a pormi la domanda di cosa ne ho fatto dei sogni e delle passioni che avevo a 20 o 30 anni. Un film con diversi piani di lettura, pieno di citazioni e di rimandi che possono sfuggire alla singola visione, perché, devo ammetterlo, l'ho già rivisto 4 o 5 volte. Il merito di saper coinvolgere gli spettatori é soprattutto di una meravigliosa Emma Stone che ha saputo regalare uno splendido volto all'apparente fragilità di Mia, riuscendo a creare un sentimento di empatia con il suo personaggio raro da sperimentare, un'interpretazione premiata giustamente con l'Oscar. Adesso per Chazelle (un genio) iniziano i problemi: questo era il film della sua vita, scritto e musicato quando era ancora studente, nel film ha raccontato anche la sua di storia ed ha raggiunto livelli altissimi, che cosa si puo' inventare adesso che possa mantenere le altissime aspettative che ci saranno, come farà a raggiungere l'intensita' emotiva di questo film?
“La La Land” è una dichiarazione d’amore nei confronti della musica, del teatro, del cinema, dell’arte e dell’amore stesso. Nella messinscena di ogni singolo movimento di macchina, inquadratura, personaggio c’è una luce particolarmente vivida e splendente che rende questa pellicola qualcosa di profondamente intima come una preziosissima bambola di porcellana pur regalando allo spettatore una storia dall’ampio respiro.
Saranno le 14 nomination all'Oscar, saranno le opinioni entusiastiche di tutti, ma la visione di questo film è stata a dir poco deludente. La fotografia e i motivi musicali sono pieni di fronzoli inutili e privi di sostanza emotiva. A dispetto di quanto si dice, quest'ode ai sognatori e ai romantici si riduce a essere senz'anima: la trama è scialba e piuttosto piatta così come i protagonisti, in particolar modo Ryan Gosling che appare del tutto inappropriato per un ruolo del genere, perché troppo impostato e poco credibile nei panni del jazzista romantico. In estrema sintesi, la più grande pecca del film è stata quella di avermi annoiato per tutti i 120 min della sua proiezione e, cosa ancor più grave per un musical, non avermi impresso neppure un'emozione. Temo di essere una voce fuori dal coro, ma secondo me "La La Land" è un film tutto da rifare.
"La La Land" accarezza il cuore dello spettatore coinvolgendolo nella tenzone amorosa di Mia e Sebastian senza dimenticarsi di ottenere il massimo dal potenziale visivo tipico del genere. In questo senso anche chi non è un fan dei vecchi musical non potrà non apprezzare una per una le coreografie messe a punto da Chapelle che arriva a far volare gli amanti sulla città di Los Angeles pur di soddisfare il bisogno di infinito che muove i loro passi. Oltre allo straniamento prodotto da una versione mai vista della città delle luci, stilizzata in maniera da rimanere sospesa tra passato e presente, non è da trascurare poi, l'apporto artistico di Gosling e di Emma Stone: il primo pronto a confermare una capacità di lavorare di sottrazione davvero rara per una star hollywoodiana, la seconda davvero strepitosa nel tour de force che le da modo di mostrare la completezza del suo repertorio. Se Los Angeles è la protagonista, il tema del film è l’instabilità, lo scivolare continuo tra il desiderio di riuscita, di successo, e l’anelito alla fedeltà al sentimento autentico, alla bellezza interiore, alla purezza della propria espressione artistica. E in questa instabilità s’insinua continuamente l’inquietudine, l’angoscia, forse l’orrore, latente nella rappresentazione di questo mondo, distante dal vero mondo ma, paradossalmente, tanto desiderato e ammirato.
C’è comunque qualcosa di sottilmente triste, malinconico e laconico subito dietro la patina. Spurgato dai fronzoli estetici del kitch colorato, artificiale quanto certa allegria da party, il film rivela quello che vuole esprimere, anche se con modi piacevoli: la tristezza, il nero, il vuoto, la banalità della vita e di certa fredda e disadorna architettura metropolitana, spesso celata da una scenografia fondata appunto su facili effetti colorati.
La La Land merita tutte e 14 le sue nomination agli Oscar 2017. E' un film fantastico, baciato da una regia ricercata e visionaria e da due interpretazioni da urlo da parte di Emma Stone e Ryan Gosling.
A livello di trama parliamo di una storia molto romantica dove a farla da padrone sono i sogni e le ambizioni dei due protagonisti. Tuttavia non lasciatevi trarre in inganno da questi aspetti: chi vi scrive è si un appassionato di cinema a 360° ma, tra tutti i generi, quelli che sicuramente meno apprezzo sono i musical e le commedie romantiche. Bene, La La Land è una perfetta via di mezzo tra questi due generi, eppure è un film talmente bello, godibile, appassionante, magistralmente girato, sceneggiato e interpretato che è impossibile non innamorarsene.