Il film era piacevole, faceva riflettere e creava empatia con quel robot-bambino indifeso che si doveva adattare ad un mondo troppo cinico e violento.
Poi la storia man mano si è involuta, ed è diventato il solito film d'azione da quattro soldi (con la lotta fra Chappie e il robot gigante palesemente ispirato a quello di Robocop) con qualche risvolto sentimentale.
Il finale, che devo dire non era per niente scontato, mi ha fatto scappare da ridere... soprattutto quando ho visto il trasferimento dell'umano nel corpo robotico.. idea tra l'altro scopiazzata da Avatar.
Per quanto riguarda il cast ho trovato Hugh Jackman poco incisivo nel ruolo del cattivo, e il personaggio di Sigourney Weaver (che oramai accetta ruoli di comparsa) inutile. Bravo invece Dev Patel nel ruolo del ''creatore''.
Peccato, c'erano le premesse per un ottimo film, ma lo è solo per metà.
Ok, ci sono un paio di battute che fanno ridere ("c@zzo, è alto") e un paio di situazioni simpatiche che ricordano inevitabilmente a "Corto Circuito". Ma poi si passa a situazioni davvero drammatiche. Ciò fa di questo film un ibrido, un mix tra azione, fantascienza, sentimentale e commedia. Ed è questo secondo me il suo difetto, il suo punto debole, il suo essere tutto e niente. Se avessero puntato principalmente sulla drammaticità, sui conflitti interiori di una macchina senziente e sul dilemma "possiamo spingerci più oltre di così?" sarebbe venuto fuori, secondo me, un capolavoro. Hanno scelto di alleggerire tutto, hanno scelto la strada sicura, hanno scelto di non rischiare. Peccato.
stroncatissimo per chi si aspettava un film di denuncia dagli alti contenuti sociali, il film non e' niente di tutto questo, ha una trama senza grandi pretese ma che di certo non annoia. Piu' vicino a Corto Circuito che a Robocop, e' un film praticamente per tutti, fluente, che fa divertire e con personaggi ben assortiti. Lasciate perdere le recensioni di chi voleva altro, ogni film dev'essere giudicato a se, e questo nel suo genere e' una pietra miliare
La trama dell'androide cosciente, il cui design è indubbiamente ispirato al manga Appleseed di Masamune Shirow, ricalca un po' la vicenda del robot meno tecnologico del film Corto Circuito, mentre il suo nemico lo si può considerare una versione più avanzata, devastante e distruttiva dell'ED209 che abbiamo visto in Robocop. Nel film si può apprezzare una splendida Sigourney Weaver, anche se in un piccolo ruolo da non protagonista (quasi un cameo), mentre nella parte del cattivo senza scrupoli abbiamo un insolito Hugh Jackman. Superata l'angoscia per le vicende tristi e sfortunate del povero Androide, il film è bello, con molte scene d'azione e per fortuna con un bel finale (rimediatore).