La trama è ben costruita. Vi è una giusta combinazione tra la parte inerente le relazioni umane (rapporto padre-figlio e rapporto di quest'ultimo con la moglie)e la parte puramente fantascientifica riguardante i mostri "nucleari". Il regista si è ispirato ad "Alien" per la vaga somiglianza di essi alla creatura aliena di Ridley Scott anche per il sistema di riproduzione "ovoviviparo" e per le resine appiccicose che lasciano in giro. Anche l'atmosfera del film è simile a quella di Alien: ambienti cupi e grigi dove predominano i mostri in lotta. Inoltre ci sono effetti speciali ripresi da altri avvenimenti catastrofici (come lo tsunami, mancante nei precedenti Godzilla). Il messaggio che vuole dare il film mi sembra chiaro: l'uomo con le sole sue forze non ha potuto nulla contro tali creature e pertanto è stato costretto a ricorrere all'aiuto di Godzilla (mostro buono stavolta) per sconfiggere il Male creato da egli stesso con gli esperimenti nucleari portati avanti con molta arroganza.
Decisamente meglio della porcheria inguardabile targata Hemmerich di fine anni '90.
Ho apprezzato il fatto che sia stata centellinata la presenza del nostro eroe (anche se è stato un po' frustrante. 3/4 del film passano in un'attesa snervante) e che la sua iconografia sia molto più fedele all'originale rispetto alla porcheria di cui sopra (dove Godzila era un T-Rex chiaramente ubriaco). Un film che vale la pena di vedere tutto sommato, ma non in 3d perché troppo scuro, e che restituisce un po' di quella dignità che il precedente film aveva calpestato.
Hemmerich sta al cinema come Bollettieri sta al tennis. I risultati sono assicurati ma Federer è un'altra cosa.
Una sola domanda: cosa c'entra questo "film" con Godzilla?
È un baraccone inutile e schizofrenico, tanto che se si fosse chiamato "La sora Lella" sarebbe stato esattamente la stessa cosa.
È un jurassic park con gli steroidi, nella cui trama Godzilla è un puro pretesto.
Mi rammarico solo di non avere a disposizione numeri negativi e immaginari.