Adorono gli X-men, i film della Marvel non mi stancano mai.
Mi piace l'utilizzo del viaggio nel tempo.
Poi la scena in cui si incontrano il giovane e il vecchio Charles è fantastica.
Il personaggio di Magneto da giovane è perfetto(Fassbender è uno dei migliori attori degli ultimi tempi)
Effetti speciali potenti.
10 meritato.
La carriera registica di Bryan Singer è in calo, è da "X-men 2" che i suoi film non sono un successo di botteghino, cosa fare? Ma tornare ai mutanti, naturalmente, dopo 4 x-film diretti da altri registi (il migliore era il penultimo di Matthew Vaughn, X-men - l'inizio"), si riprende i suoi mutanti, per una saga ispirata al fumetto "X-men - Giorni di un futuro passato", di Chris Claremont e John Byrne dei primi anni'80. Tra viaggi nel tempo, robot assassini, scienziati nani, futuri apocalittici, mutanti in crisi e gli psichedelici anni'70, un incontro generazionale fra mutanti da non perdere davvero. Se escludiamo il breve ruolo che ha il simpatico velocista Quicksilver, Singer usa toni cupi e drammatici e fa scendere in campo solo i suoi mutanti preferiti (Xavier, Magneto, Wolverine e Mystica), sdoppiandoli e ringiovanendoli a suo piacimento. Incentrato sopratutto sul viaggio a ritroso nel tempo di Wolverine (e chi poteva, fra i vecchi X-men, se non Hugh Jackman?), sulle condizioni fisiche e mentali di Charles Xavier (un James McAvoy bravissimo e col look alla Gesù Cristo che, al posto dell'LSD, si spara in vena un composto chimico, creato dalla Bestia, per poter camminare e restare senza poteri), sulle missioni assassine di Mystica (una Jennifer Lawrence veramente action, se confrontata a quella di "Hunger Games" e a Rebecca Romjin) e Magneto (il sempre bravo Michael Fassbender) e sulla nascita, nel 1973, dei robot Sentinella, il film non è affatto un giocattolone vuoto alla Transformers", ma è quasi una risposta istantanea a "Captain America - The Winter soldier" dei Marvel Studios. Wolverine è presente, ma ha un ruolo diverso dal solito, cosa che non spiace visto che con gli artigli d'osso non è poi così invincibile. Un Bryan Singer con la bacchetta magica in mano dimostra di non aver perso il tocco, anzi si permette di sconvolgere a suo piacimeno la continuity cinematografica, mescolandola come un'abile giocatore di poker, cadendo in piedi e stupendo lo spettatore. Notevoli i cameo dei primi film degli X-men, anche se, devo ammetterlo ormai Patrick Stewart mostra i suoi anni più di Ian Mc Kellen. Tutto è un'operazione commerciale, ma fatta con i dovuti modi, non più saghe seperate ma collegate assieme. Vedasi il finale dopo i titoli di coda.
Devo dire che alla veneranda età di 49 anni, a volte mi sento ancora bambino e con lo stesso entusiasmo, andando a vedere i film che riguardano i supereroi. Li ho sempre amati da quando avevo 6 anni, soprattutto i marvel, e devo dire che quel genio di brian singer
mi ha fatto di nuovo emozionare, solamente la sequenza iniziale
con le sentinelle, vale il prezzo del biglietto, ahimè se penso che siamo al settimo film dei miei eroi preferiti, mi viene un pò di tristezza, spero che la saga, assieme a quella degli avengers, vada avanti ancora per molto.
I prossimi x-men come proseguiranno?si ripartirà dalla scuola rinata?e verrà completamente annullato tutto ciò che è successo negli altri episodi?il film mi è piaciuto ma ci sono sempre dei dubbi su certe immagini o certe storie rievocate e spezzettate.