La visione del film è stato molto piacevole. Un film che per me supera ampiamente la sufficienza. Buona prova di Clooney(anche se personalmente non impazzisco per lui).
Paradiso amaro:le difficoltà "bussano" alla porta anche di chi "apparentemente" vive in una situazione agiata. Le difficoltà nelle relazioni familiari,il tradimento,la morte e altre problematiche fanno parte del cammino di ogni persona a prescindere dallo status sociale...a prescindere dal luogo in cui si vive. Non serve vivere ai Tropici e/o avere enormi possibilità economiche per rimanerne immuni.
non so perché mi aspettavo qualcosa di completamente diverso.
Non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo la trama, l'ho trovato scontato e noioso. Sicuramente non da rivedere.
Leggendo i vari commenti a questo film, che ho visto recentemente a un cineforum, ho notato pareri molto contrastanti. Credo che in effetti sia un film che non puo' lasciare indifferenti, perche' mette in gioco argomenti importanti e sentimenti forti. Ci si puo' non ritrovare, per differenze di cultura o di mentalita', ma secondo me la pellicola non ha pretese sociologiche, non vuole rappresentare in modo universale idee o comportamenti. Rappresenta semplicemente alcune persone, colte in un momento particolare della loro vita, e le loro reazioni di fronte allo spiazzamento di una situazione strana e difficile. Nessuno puo' dire come ci si "deve" comportare in certi casi, e quindi alcune delle loro azioni potranno magari apparirci non condivisibili o inadeguate (anche perche' da noi non esiste il testamento biologico e il rispetto delle volonta' del malato terminale), ma sono le "loro", estremamente personali, a volte sofferte, a volte piu' leggere, sempre molto umane. Bravi gli attori, anche se George Clooney e' un volto troppo riconoscibile e lo spettatore tende sempre a vedere George Clooney anziche' il suo personaggio. Nel complesso, un film ben realizzato, toccante, che ci ricorda come la ricchezza e una vita apparentemente perfetta non siano garanzia di felicita'.
drammatico ed inteso senza scadere nello strappalacrime. George Clooney in panni un po' insoliti per lui. A volte persino goffo (la corsa a casa degli amici non è proprio atletica) e nel ruolo di padre, lo fa sembrare più uno tra i tanti.
Intensa la sua interpretazione ma anche quella di Shailene Woodley, adolescente ribelle ma per delusione, che si avvicina al padre, ne diventa complice e condivide una quasi avventura che rende la trama del film non il solito struggente racconto della disperazione della morte imminente di un familiare.
Forse un po' sotto tono il tema della vendita del terreno lasciato ai margini della trama.
Bella l'ambientazione, un paridiso che è sì amaro in questo film, ma che non manca di farsi notare quasi a dire che comunque c'è ed è unico