Vi premetto che io sono uno dei tanti che ha la mamma malata ed una badante a casa che l'assiste...ebbene il duo Mastandrea-Efrikian, rispettivamente figlio e madre malata di Alzheimer, rispecchiano in modo eccezionale i problemi di famiglie che hanno a che fare con le badanti...Bravissimi Efrikian-Mastandrea...bravi Abatantuono e la Lodovini...il film diverte e fà riflettere...il finale ..è spiazzante ma giusto così...una bella commedia divertente ed amara...
Patierno si dimostra un bravo regista...
Insomma andatelo a vedere...
Rimmarete sorpresi dal finale ...ma nella fiaba era giusto così...
L'idea di fondo del film poteva anche essere buona ma il risultato finale e' piuttosto deludente.
Il personaggio di Abatantuono e' grottesco: i suoi dialoghi sono enfatizzati e diventano alla lunga risibili e poco aderenti alla realta' ma anche l'idea di base, l'intolleranza nei confronti degli extracomunitari, e' stata eccessivamente caricata e risulta davvero risibile.
Vogliamo parlare poi del finale? Assurdo!! Un film che si trascina per un'ora e mezza dando davvero pochi spunti di riflessione e che lascia le vicende della storia a meta'. A me non e' piaciuto e vi sconsiglio di spendere 9 euro per vedere questo film.
Veramente uno dei più brutti film mai realizzati... Il cinema italiano si sa che già di suo è a livelli scabrosi, ma quanto offerto dal "regista" Francesco Patierno è veramente ai limiti del ridicolo. La realtà del nord est è così, il cinema dovrebbe però essere altra cosa
Commedia agrodolce e con un tocco surreale di Francesco Patierno, dai toni e dalla narrazione un po’ crepuscolari, ispirata ad un racconto inglese che in questo momento purtroppo non ricordo dai titoli di testa e che non sono riuscito a trovare neppure sul sito del film, in cui si immagina che in una cittadina veneta, dopo le esternazioni xenofobe in tv di un imprenditore leghista (Diego Abatantuono), scompaiano improvvisamente e misteriosamente tutti gli extracomunitari, ognuno inserito nella società con il suo lavoro. Le conseguenze sono disastrose quanto inaspettate per tutti.
Il plot segue le due vicende parallele dell’imprenditore di cui sopra, di sua figlia (Valentina Lodovini, la coprotagonista di 'Benvenuti al Sud'), maestra elementare fidanzata e incinta di un operaio di colore, e del suo ex, un poliziotto che nel corso del film prende coscienza (Valerio Mastandrea), con madre malata di Alzheimer ma non del tutto (Laura Efrikian, la ex-moglie di Gianni Morandi).
Il film non é di quelli “cattivi” e politicamente scorretti, ma una commedia garbata che colpisce tuttavia i suoi bersagli, sbattendoci in faccia, soprattutto nel comizio televisivo razzista di Abatantuono, tutti i peggiori e più beceri luoghi comuni dell’italiano medio sugli stranieri. In questo senso 'Cose dell’altro mondo' può ben dirsi una commedia all’italiana di stampo classico, e il protagonista a tratti può anche ricordare alcuni personaggi più graffianti di Sordi. Ma la trovata più geniale é proprio quella di mostrare la grande utilità e anzi, l’indispensabilità degli immigrati nel mondo d’oggi, più di tutti, forse, nell’assistenza agli anziani (tutti noi in famiglia ne sappiamo qualcosa, credo).
Peccato per il finale “aperto”, che lascia una sensazione di irrisolto. Un film comunque da vedere.
Un'idea di partenza senza nessuno sviluppo. Non c'è storia, non c'è presa, dopo mezz'ora annoia. In quanto alla recitazione in dialetto veneto (penosa) nessuno degli attori ha mai visto "Signore e signori"??
Gli interpreti di quel film non erano veneti (tranne Gastone Moschin se non vado errato)ma quale differenza di livello quale classe. Abatantuono industriale veneto???????Ma daaaai