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Il cacciatore

Opinioni presenti: 116
Media Voto: Media Voto: 8.5 (8.5/10)

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Parikolare

(9/10) Voto 9di 10

Un film davvero partikolare nel suo genere..scena finale della morte di nick alla roulette russa davvero struggente



STEFANO, 27 anni, TARANTO (TA).




noioso fiasco di Cimino dalla narrazione inutilmente contorta

(2/10) Voto 2di 10

Ancora una volta M.Cimino esibisce la sua inutilità di regista...IL CACCIATORE si può certamente definire,oggi,il capolavoro dei pidocchiosi:il perchè è ovvio:incentrare quasi 80 minuti sui rapporti familiari dei tre ca**osi amici,con allegata flatulenta scena di matrimonio finlandese il cui valore visivo rasenta lo zero spaccato,è stato una brutta scelta. Ma questo è solo l'inizio:gli attori,uno peggiore dell'altro a cominciare da un disastroso De niro,danno il peggio che possono offrire(ecco spiegato il mistero del perchè la cinepresa sia quasi sempre"lontana"da loro),la descrizione dell'america sociale fa francamente cagare,l'infinita scena della festa suonava meritatamente stanca,piatta e parassitaria già negli anni settanta,figurarsi adesso...ad aggravare il tutto un paio di ridicole scenette nel Vietnam con la famosa"tortura della roulette russa"che doveva essere agghiacciante e memorabile:la si può tranquillamente dimenticare senza problemi dopo nemmeno due minuti...salvo che non ci si addormenti prima previo l'assoluta fiacchezza derivante da una totale mancanza di tensione precipitando il tutto in un abisso di squallida e inenarrabile noia(dove sono le scene d'azione?). Quanto segue ai primi 90 disastrosi minuti di film è,però,molto peggio:dialoghi continui e saporiferi si mescolano a una sceneggiatura sporca e inetta dove,oltre a Christopher Walken e Meryl Streep che già rasentano il ridicolo,ci tocca sorbirci un De Niro che straparla da trombone non appena si presenta l'occasione:patetico,veramente patetico. C'è una nota positiva in questa pellicola miserabile:la poetica elegia della regina Svetlana di Danimarca che,pare,all'epoca abbia co-prodotto alcuni lavori di Cimino,commovente nel suo patetismo. Tutto il resto è vera cacca:Cimino tocca poi il fondo del barile nel finale in cui Nick si accoppa con una pistolettata davanti a De niro,tornato a prenderlo nel sud-est asiatico:noiosissima sequenza di cui si poteva benissimo fare a meno,il regista,infine,annichilisce del tutto lo spettatore con un bamboccesco finale merdaiolo in cui un america assai poco credibile e per nulla realistica(siamo ancora lontani dai fasti di realismo poetico di BAD BOYS e TRANSFORMERS)canta"GOD SAVE THE QUEEN!"al tavolo imbandito delle onoranze funebri al del defunto Nick. Nonostante tutto e checchè se ne possa ancora dire,un fallimento completo e senza scampo come IL CACCIATORE può certo darci molti insegnamenti istruttivi:che il cinema come arte può passare soltanto mediante l'intrattenimento puro,il divertimento puro...e la flatulenza pura:fa scuola(un esempio),in tal eccellente campo artistico,il capolavoro FATTI,STRAFATTI E STRAFIGHE. Il grande cinema(quello vero!)ci rivela,perciò,che non abbiamo alcun bisogno dei Cimino,dei Kurosawa,dei Fellini,dei Renoir,dei Kubrick e,peggio mi sento,degli Hitchcock.



Barbara, 44 anni, Umbria (TR).




Soporifero

(6/10) Voto 6di 10

Degli oscar che ha preso non ne meritava neanche uno. Inutile la prima ora del film, che sembra infinita; De Niro sprecato in questa pellicola decisamente sopravvalutata. Al solito, tutti in coda ad elogiare un prodotto cercando e sforzandosi di trovare delle note positive solo perchè promosso dalla critica. Appena sufficiente.



Roberto, 47 anni, Palermo (PA).




Ennesimo film americano sul Vietnam..

(6/10) Voto 6di 10

"Il cacciatore" fu tra i primi film americani di successo a parlare del Vietnam e che risultò importante per le riflessioni che suscitò, fornendo immagini indelebili alla fantasia popolare, prima di aggiudicarsi l'Oscar come miglior film. Forse l'unica pecca è che dura troppe ore..



eleonora gasparotto, 17 anni, portogruaro (VE).




Il capolavoro

(10/10) Voto 10di 10

Questo è un film che ti fa riflettere, forse il film più struggente e brutale che abbia mai visto,con un grandissimo robert de niro e un'ancora più grande christopher walken. Non è il clssico film di guerra dove la violenza viene mostrata per quello che è, la violenza di questo film è una violenza psicologica, che colpisce al cuore. Ottima l'interpretazione di Meryl Streep e di Savage,accompagnati da una colonna sonora magistrale, per un capolavoro che ha sicuramente fatto la storia del cinema, e che ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema di guerra.



nicolas, 20 anni, perugia (PG).





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