Film talmente ricco di significati, di simbolismi, di riferimenti che risulta difficilmente interpretabile nel suo senso più insito e nascosto. Impossibile affrontare un discorso sulla complessità di questo testo se non con uno studio approfondito che chiami in causa la filmologia, la psicoanalisi, l'antropologia, la storia e la cinematografia. Consigliatissimo, un vero capolavoro del cinema mondiale. Inavvicinabile se non per gli amanti della letteratura e del Cinema con la 'C' maiuscola. Da vedere e rivedere per scoprire nuovi e affascinanti orizzonti di senso, senza probabilmente arrivare a comprenderli veramente tutti. Bellissimo.
Film da 'dito nel naso'???? Hai praticamento demolito un film che al Festival di Cannes 1987 ha vinto il premio per la miglior regia e all'Indipendent film Awards 1988 il premio come miglior film straniero(oltre che ottenere molte recensioni positive da critici cinematografici). Anche la giuria di queste manifestazioni era composta da 'falsi intellettuali' come noi????????
i vostri commenti da falsi intellettuali mi hanno fatto passare una serataccia.. volevo resistere fino alla fine ma al settantesimo minuto di film ho dovuto smettere dal nervoso.. film inutile.. se film può essere chiamato.. un dito nel naso è più poetico di questo film. l'idea è buona.. ma la trama inesistente e non trasmette niente di niente.
Wenders riesce a scavare nella parte più profonda dell'inconscio, riportando in superficie i sentimenti e i pensieri più segreti che potrebbero appartenere ad ogni uomo in ogni luogo in ogni tempo. La verità degli angeli può essere percepita soltanto dai bambini, unici custodi di una visione ancora spontanea e diretta del mondo.Visione genuina, libera dal peso ingombrante di un'esperienza esistenziale che spinge l'uomo in un'universo materialistico segnato dal potere e dalla sopraffazione, lontano dalla curiosità e dalla semplice felicità percepita da un bambino che guarda le cose per la prima volta. Pensieri, inquietudini e desideri affolano le menti dei cittadini di Berlino ed emergono attraverso lo sguardo degli angeli:la ricerca disperata di qualcosa, che si pensa di trovare forse in un nuovo amore, in un lavoro, ma che forse è soltanto desiderio di catturare il senso della vita. Desiderio di libertà, equilibrio interiore e serenità, andando oltre tutto quello che si è stati. 'Vivere e non pensare', come dice il personaggio trapezista.
Anna
Mi sono innamorato a prima vista del seguito di questo film. Dopo anni di ricerche sono riuscito a comprare questo incredibile (in tutti i sensi) film. La prima impressione è stata di delusione. A volte non riuscivo ad essere nella stessa lunghezza d'onda del film, ho dovuto riflettere molto, in alcuni momenti mi sentivo perso dentro la trama. Come sempre però Wim Wenders mette il suo zampino. Anche se ho fatto fatica nel complesso il film è eccezionale, fuori dalle normali regole, a volte secondo me bisognerebbe chiudere gli occhi ed ascoltarlo, carpendo così il significato di uno dei veri capolavori della cinematografia tedesca e mondiale. Emozioni tenute sopite, narrazione lenta ma intensa. Aimè preferisco il seguito con Così lontanto Così vicino, ma lo rivdrò sempre, da vedere una volta nella vita.