Peccato davvero.Considerando in che tempi viviamo questo attesissimo sequel poteva starci "a fagiolo" per un'analisi e una critica dura e realista sul mondo della finanza e sui personaggi che vi girano attorno.Dunque deludente il contenuto.Ma deludente anche il film nell'estetica e nella scelta del cast(a parte Douglas e Langella) perchè si riassume in una smielata storia d'amore con una sceneggiatura poco convincente ed un finale alquanto banale.Visto la grandezza del capostipite da uno come Stone mi sarei aspettato molto di più.Occasione sprecata..per l'appunto..
Aspettavo con trepidazione questo seguito del celeberrimo "WallStreet"... devo dire che sono rimasto molto deluso da Oliver Stone questa volta. Il vecchio Gekko/MichealDouglas si vede molto poco purtroppo (al contrario di quanto sembra nel trailer, dove il film pare essere su di lui) e gran parte della storia è lasciata alle pallosissime vicende di Shia LaBeouf, brooker ecologista con una fidanzata che gestisce un blog di sinistra... niente a che vedere con la rampante ascesa dello yuppie CharlieSheen nel primo episodio, tutto carriera e vita di lusso che poi si "redime" nel finale. Sheen appare in un piccolo cameo, che più che altro fa venire nostalgia per il primo film e basta. Sulla vicenda della crisi finanziaria, i mutui subprime e le bolle finanziarie c'era un mare di cose da dire ma OliverStone tratta l'argomento solo "filosoficamente", parlando di "avidità" e "spirito evolutivo" con arroganza e presunzione ma in realtà senza spiegare niente di niente su questa crisi, il cui unico colpevole alla fine sembra essere il personaggio interpretato da Josh Brolin (sempre molto bravo), fregato alla fine da un articolo su un blog??!!. Fosse così allora Berlusconi sarebbe finito da anni, vedendo quel che dicono nei blog di lui... nel finale poi Gekko prende 100 milioni di dollari e nel giro di due minuti li fa fruttare per un miliardo, non si capisce come, nel bel mezzo della crisi che sta rovinando tutti. Brava Susan Sarandon ma abbastanza inutile il suo personaggio, se non per far vedere il crollo del mercato immobiliare... anche qui con molta filosofia e senza nessuna spiegazione purtroppo. Shia LaBeouf non mi ha convinto troppo, colpa soprattutto di OliverStone che gli carica sulle spalle il peso di gran parte del film... insopportabile poi Carey Mulligan, la figlia di Gekko, capace di piangere o ridere o essere felice o triste senza cambiare un minimo espressione... queste attrici sciacquette di oggi non sanno più esprimere neppure un'emozione, avendo il viso paralizzato dal collagene e dal botulino. Dov'è finita la splendida DarylHannah del primo WallStreet? Molto bravo invece il sempre grande Frank Langella nel ruolo del capo/mentore di Labeouf, peccato che si veda molto poco, giusto all'inizio del film, ma in quei pochi minuti surclassa ampiamente il resto del cast (Douglas incluso). Insomma questa volta OliverStone l'ha fatta fuori dal vaso... peccato perchè montaggio, musiche e fotografia come al solito sono perfetti.. ma è la storia che non sta in piedi e i protagonisti che non coinvolgono, LaBeouf e la Mulligan sono così insopportabili poi che quasi si finisce per fare il tifo per i cattivi. Voto 5, giusto per rispetto al regista che mi ha regalato grandissime emozioni con quasi tutti i suoi film... escluso questo naturalmente.
molto meno cinico e rude del film del 88...qst e piu una commedia ke un vero film drammatiko,cn un gordon gekko piu addolcito... cn burt vogts in un piccolo cameo...conclusione nn male
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(5.5/10)
