Un film sull' alcolismo rivolto ai ragazzi può sembrare quantomeno arduo, considerato che spesso il pubblico dei giovani preferisce altre storie più evasive. Ed invece , se all'inizio si è un pò prevenuti, alla fine si comprende che le vicende dei protagonisti, Samy (una spontanea e bella esordiente Katia Oliveto Bellucci) e Steven , su tutti sono effettivamente reali.
Certo che la presenza dell'alcol e il suo coinvolgimento sui giovani sembra , a volte,anche troppo presente, ma sta di fatto che il film non si discosta dalla verità che in molti, spesso, ignorano. Un film realistico e coinvolgente, pur nella sua evidente essenzialità che lo
rende vero.
certo che ci vuole coraggio tra commedie di facile presa ( a volte senza merito) a dirigere invece un film che parla di ragazzi ed alcol, un tema drammaticamente attuale. Il film è a low budget, ma si difende benissimo nei contenuti e nella vicenda di Samy, tratta da una storia vera... I ragazzi hanno paure ed incertezze che gli adulti non sanno colmare e mancano di una comunicatività che è causa di disagio e distanza tra i due mondi...Per questo il film, seppur "piccolo" ha il merito di mettere allo scoperto paure, amori, fughe , trasgressioni di un sempre più incomprensibile, a volte, mondo giovanile...
Il film è stato scritto partendo da una storia vera e veri sono i protagonisti ed i contenuti. La storia si snoda tra le drammatiche storie di giovani e meno giovani che si lasciano andare al triste problema dell'alcool tralasciando il vero senso della vita che il film insegna: "Con l'amore vero e sincero, si può provare a superare qualunque problema". Ottima l'interpretazione di Philippe Leroy nel ruolo del barbone, insegnamento morale per i giovani.
Il film attraverso una storia d' amore mette in evidenza il "difficile" mondo dei giovani ed il loro rapporto "facile" con l'alcool. Ma il regista Antonucci da un importante messaggio positivo e salva i giovani dando loro la speranza che si può uscire dall'alcolismo soprattutto grazie all'amore della famiglia, degli amici e soprattutto anche grazie all'amore verso sè stessi...
L'amore, gli amici, la famiglia e iltema centrale dell'alcolismo che sempre di più è utilizzato per stare in gruppo o per superare le difficoltà quotidiane. Ma il film è chiaro su questo: L'alcol illude e se si abusa può anche uccidere. Un messaggio forte, considerato che molte volte tra noi giovani, il bere o meglio sballarsi bevendo è considerato un momento di puro divertimento ed invece il dramma può succedere ( come per Skizzo che muore o per la protagonista Samy che finisce in coma etilico). In generale è positivo l'esordio dei giovani attori e la regia di Angelo Antonucci che aveva già realizzato un film sul bullismo (Nient'altro che noi), quindi sempre di tematica giovanile...
Trailer italiano (it) per Martedì e Venerdì (2024), un film di Fabrizio Moro, Alessio De Leonardis con Edoardo Pesce, Rosa Diletta Rossi, Pier Giorgio Bellocchio.