Dire che questo film era inguardabile è un complimento. Sembra che hanno preso 3 persone, una videocamera e hanno fatto un "video amatoriale". Se lo volete vedere siete masochisti. Sono 2 ore perse per fare qualcos'altro. Spero che gli attori abbiano scelto di fare altro nella vita, poiché la recitazione era la più pessima
Un film banale e del tutto mediocre per quanto riguarda la recitazione e la regia. Il tema delicato e importante dell'alcolismo è trattato con grande superficialità. Non c'è nessuna analisi della cause del fenomeno, i personaggi sono "irreali", privi di un minimo risvolto psicologico e incapaci di trasmettere alcuna emozione. Sembra una ridicola telenovela, degna della nostra televisione di cartone. Ho sprecato due ore del mio tempo (ho scritto questa recensione proprio per evitare che a qualcuno tocchi la stessa sorte).***
Il film è stato scritto partendo da una storia vera e veri sono i protagonisti ed i contenuti. La storia si snoda tra le drammatiche storie di giovani e meno giovani che si lasciano andare al triste problema dell'alcool tralasciando il vero senso della vita che il film insegna: "Con l'amore vero e sincero, si può provare a superare qualunque problema". Ottima l'interpretazione di Philippe Leroy nel ruolo del barbone, insegnamento morale per i giovani.
Philippe Leroy,forse, in una delle sue migliori interpretazioni, contornato da un gruppo di giovani semplici, spontanei e dalle belle speranze, fanno da sfondo a questa storia di Angelo Antonucci che ha il valore di far parlare di questo argomento molto importante tra i giovani...e non solo. Un plauso alla bella protagonista Katia Oliveto per il suo esordio e alla fotografia stile documentario istant - movie che dà maggiore realismo alla vicenda.