Un film banale e del tutto mediocre per quanto riguarda la recitazione e la regia. Il tema delicato e importante dell'alcolismo è trattato con grande superficialità. Non c'è nessuna analisi della cause del fenomeno, i personaggi sono "irreali", privi di un minimo risvolto psicologico e incapaci di trasmettere alcuna emozione. Sembra una ridicola telenovela, degna della nostra televisione di cartone. Ho sprecato due ore del mio tempo (ho scritto questa recensione proprio per evitare che a qualcuno tocchi la stessa sorte).***
Dire che questo film era inguardabile è un complimento. Sembra che hanno preso 3 persone, una videocamera e hanno fatto un "video amatoriale". Se lo volete vedere siete masochisti. Sono 2 ore perse per fare qualcos'altro. Spero che gli attori abbiano scelto di fare altro nella vita, poiché la recitazione era la più pessima
La storia della protagonista Samy, sebbene con qualche forzatura ( vedi qunado torna, dopo una delusione d'amore, dal fotografo che l'ha importunata), risulta veritiera e rispecchia l'evoluzione, negativa, che un giovane può avere iniziando a bere per caso e finendo sempre di più nel vortice dell'alcolismo, pensando, illudendosi, che può, così, risolvere i suoi problemi.Non si comprende però perchè il regista abbia voluto utilizzare come frase di lancio del film una scritta da Jim Morrison, cantante dei Doors, morto, sembra, per overdose...il film, risulta gradevole ed anche l'interpretazione degli esordienti ben si collega a quelle dei più noti,tra cui Philippe Leroy, che interpreta in maniera impeccabile un barbone finito nell'alcol che cerca di salvare i giovani...
Philippe Leroy,forse, in una delle sue migliori interpretazioni, contornato da un gruppo di giovani semplici, spontanei e dalle belle speranze, fanno da sfondo a questa storia di Angelo Antonucci che ha il valore di far parlare di questo argomento molto importante tra i giovani...e non solo. Un plauso alla bella protagonista Katia Oliveto per il suo esordio e alla fotografia stile documentario istant - movie che dà maggiore realismo alla vicenda.
Raccontare di problemi che spesso noi giovani viviamo come momento di divertimento non è semplice, anche perchè ci si pone spesso prevenuti e diffidenti, ma la spontaneità dei giovani attori, prende emotivamente e le storie , da quella d'amore tra Samy e Steven a quella dei ragazzi che credono di sfuggire ai problemi bevendo, risultano, tutto sommato ben delineate e ben dirette dal regista Antonucci.