secondo me questo film è stato troppo bistrattato da alcuni utenti; ok, non siamo di fronte ad un capolavoro (anche perchè la trama a grandi linee ricalca quella di "specie mortale"), ma la tematica trattata è interessante, l' evolversi di dren suscita curiosità (nonostante la totale fantasia della storia, sia chiaro...) e tutto sommato anche la coppia di attori principali a me è piaciuta; forse qualche scena avrebbero potuto evitarla (es. quella di sesso tra clive e dren è secondo me superflua; bastava che il primo rifiutasse le avances della creatura e non c' era bisogno che arrivassero a tanto, non tanto perchè la scena fosse di cattivo gusto, ma perchè poco credibile (un umano sano di mente che decide di trombarsi un essere ibrido con un pungiglione?); bastava solo quella finale dello stupro), ma nel complesso risulta + o - coinvolgente; voto 6,5 / 7
Arrivo qua e vedo tutte opinioni bassissime di questo film, mi sembra davvero strano, perchè intanto non è assolutamente una idea già vista, la trama anzi è originale, va sicuramente visto col disincanto di stare davanti a un film di fantasia, non certo concettuale.
E' quindi u n film fatto benino, in particolare l' evoluzione, la crescita dell' essere creato, ti mette una grande ansia, curiosità, grazie all' intensità di alcune trame del racconto.
Certo la fine è assolutamente fantasiosa, la categorizzo cosi per non dire che è una americanata, ma se si vede il film consapevoli di stare vedendo un film di fantasia-fantascienza, va tranquillamente digerita anche la fine del film.
Splice, l'ultimo film del canadese Vincenzo Natali, dodici anni dopo il suo debutto con The Cube, torna con una storia che rispolvera l'ormai classico connubio tra scienza ed etica che porta alla fatidica domanda: fino che punto è giusto violare la natura per perseguire fini pur sempre nobili? Il film parte con toni inquietanti, a cominciare dai titoli di testa cupi, per poi aprire con una soggettiva da parte di Fred, il mutante dalla forma vagamente fallica. Fin da subito grazie ad una fotografia sgranata dai toni dark, Natali offre una concezione visiva affascinante dal punto di vista estetico (niente male per un genere che di solito tende ad abusare degli effetti speciali per creare effetti visivi di forte impatto). Fred e Ginger sono le creature di Clive ed Elsa, novelli Frankestein che, in nome della scienza, decidono di diventare i sostituti di Dio e creare una nuova vita che va al di là della scoperta scientifica. La prima parte del film è incentrata sulla vita di Clive e della sua compagna, tra lunghe ore passate in laboratorio al ritmo "di musica fascistoide per ritardati" e vita privata fatta di progetti. La voglia di sperimentare nuove forme di vita ha il sopravvento, e poiché (si dice) la tentazione è donna è Elsa a prendere l'iniziativa, è lei che vuole andare oltre la conoscenza per poi sempre spingersi oltre le leggi della natura. Così nasce Dren, metà umana e metà animale, essere che finisce per diventare una sorta di figlia per Elsa. Infatti l'aspetto più interessante del film è la dimensione psicologica dei personaggi che non viene trascurata: Elsa ha avuto un'infanzia infelice e un pessimo rapporto con sua madre, e trasferisce la sua voglia di affetto e di riscatto nei confronti della genitrice diventando lei stessa una figura materna per Dren. Elsa è l'elemento più forte all'interno della coppia, finendo per trascinare con sé Clive, poco incline a opporsi al suo volere. Dren invece sembra una bimba diversa, spaurita che sogna solo la libertà e vorrebbe essere poi amata una volta divenuta adulta. Questo elemento femminile che tende a dominare nel corso del film è interessante inserito nel genere fantascientifico, e conferisce un aspetto originale alla trama. Purtroppo poi la storia comincia un po' a tirare il fiato, tende a scadere nel ridicolo (la scena erotica tra Dren e Clive scoperta da Elsa, suscita l'umorismo involontario) e allora si preferisce virare nel gore e in un finale da film horror qualunque. Il finale del film comunque fa venire in mente il capolavoro di Cronenberg La Mosca, restituendo un minimo di inquietudine iniziale, ma è parecchio lontano dal mitico film interpretato da Jeff Goldblum. Adrien Brody con il look da ragazzo "sfigato" tende ad assumere un atteggiamento spaesato, mentre Sarah Polley nelle vesti della scienziata "pazza" regge bene il ruolo senza sembrare ridicola, ma è Delphine Chaneàc che ruba loro la scena.Splice è un buon film di fantascienza, pur con le sue pecche e imperfezioni.