Il film in realtà non è male, certo l' opinione del regista sulla religione ha un peso notevole, ma questo non disturba, anzi mi incuriosisce, perchè dopo l'uscita di questo film sicuramente ci saranno polemiche. Il film è un po' superficiale ed ha un sacco di difetti, però è godibile ed i protagonisti sono tutti bravi.
la pagliuzza nell'occhio dell'altro non può certo impedirci di notare il trave nel nostro! in questo film il trave non solo è evidente ma pesa sulla coscienza di chi ancora non voglia interrogarsi sulla necessità di preservare la laicità come valore sociale e di governo. film avvincente ed intellettualmente provocatorio. bello
Un film lontano anni luce dal mio gusto cinematografico: scene di folle urlanti (principalmente cristiani fanatici) nel più puro stile hollywoodiano, dialoghi (ma qui è forse anche colpa del doppiaggio) costantemente impostati con tono retorico e enfatico, irritanti musichette che vorrebbero sottolineare la drammaticità delle scene; trama da drammone storico con qualche accenno di intreccio amoroso (non troppo insistito, fortunatamente) e un'Ipazia grottescamente rappresentata in intuizioni sul moto della terra (poco o nulla si sa del pensiero della filosofa e mi è sembrato un po' comico metterle in bocca uno dei risultati di Keplero con 1200 anni di anticipo). Unici pregi: la scenografia piuttosto curata e l'avere portato in luce una vicenda penso sconosciuta ai più.
Per michele di avellino e tutti quelli che disprezzano se stessi e le loro radici: la biblioteca di alesandria fu distrutta nel 642 d.c. dai saraceni . il generale che condusse la campagna tal Abn ..ecc ecc,chiese al sultano cosa dovesse fare della biblioteca ora che la citta' era conquistata; la risposta fu che la bruciassero,in quanto se conteneva nozioni presenti sul corano erano doppioni inutili,se invece contenevano nozioni che sul corano non c'erano non erano degne di essere prese in considerazione.
Questo per dire quanto vale la veridicita' storica dei film che fanno gli"amici spagnoli",vittime della sindrome di stoccolma essendo stati invasi e brutalmente soggiogati per 750 anni(come il sud italia) dai barbari saraceni;lasciando come eredita' culturale la mentalita' mafiosa e amene pratiche come quello che ai giorni nostri e' chiamato "pizzo". ci sarebbe molto altro da dire ma oggi e' l'11 settembre e per rispetto mi fermo qui. comunque il film e' un pacco.
marco d'aviano.
tutto sommato nonostante qualche pecca e lentezza è un bel film. come già sottolinato da qlc non rende giustizia alla grande Ipazia ma tocca una tematica scottante e molto attuale...ben vengano questi film che fanno riflettere anche se bistrattato dalla distribuzione e dalle sale (e torniamo al discorso di cosa fanno ancora oggi le religioni...non è cambiato tanto dall'epoca...)