Film abbastanza godibile su Ipazia e gli sontri religiosi che coinvolsero l'Alessandria del tardo impero, che ha il grosso merito, già sottolineato da altri, di trattare tematiche come l'intolleranza religiosa.
Inoltre ha il merito di essere abbastanza fedele ai fatti, a parte qualche licenza poetica,senza per questo annoiare lo spettatore, a dimostrazione che non è necessario stravolgere la Storia per rendere appettibile un film.
Per Marco di Verona, è vero che la biblioteca fu distrutta nel 642 d.C. dagli arabi, ma questo fu solo il colpo di grazia, essa aveva già subito danni altre volte tra cui la distruzione del Serapeo,la biblioteca minore di Alessandria, che è esattamente quella raccontata nel film.
Poi sul discorso che ultimamente in molti film la chiesa venga vista come un male (es.Le Crociate) è vero, anche se qua più che attaccare la chiesa si denuncia il fanatismo religioso, infatti anche i pagani e gli ebrei non fanno una gran bella figura.
Ma ho trovato questa pellicola davvero poco sufficiente, film lento, con ricostruzione dell'ambiente a dir poco orribile, fotografia e inquadrature si posso accettare, ma sono al limite estremo per giudicarle in maniera positiva, diciamo che sono relativamente gustose. Ma la cosa più shock e che non va la trama, il modo di svolgere le vicende, rende lo spettatore poco interessato, e distante dell'azioni dei personaggi. Io lo sconsiglio, è solo una perdita di tempo.
tutti sanno che esistono film per la tv e film per il grande schermo:questo è sicuramente, secondo il mio parere, un film per la tv nell'accezione tecnica della parola.ebbene lo sforzo della produzione appare notevole così come la regia che allarga le scene fino a raggiungere lo spazio e da cui scrutare una terra forse troppo piccola per contenere la storia tragica di ipazia la pagana, scienziata e filosofa.molto accentuati, dal regista, sembrano i tratti che disegnano gli integralisti cristiani a cui mancano solo le cinture esplosive.cast principale appena sufficiente mentre la lode la meritano i caratteristi e le comparse.
purtroppo nel cinema d'essai dove l'ho visto con mille peripezie il film è stato dato troppo tardi per salvare tante persone..ora non mi resta che augurarmi che leggendo il mio commento evitiate di spendere soldi da blockbuster. Allora. Rachel è bellissima (non come nella locandina...quella deve essere un'altra)e talvolta anche brava. Il resto del cast fa ridere. La scenografia è carina ma vistosamente finta come lo sono i costumi. La trama è carina (ma qual è? e perchè? mah..)Portate i bimbi scienze in modo cosi romantivo è difficile spiegarla...ahahah
Per michele di avellino e tutti quelli che disprezzano se stessi e le loro radici: la biblioteca di alesandria fu distrutta nel 642 d.c. dai saraceni . il generale che condusse la campagna tal Abn ..ecc ecc,chiese al sultano cosa dovesse fare della biblioteca ora che la citta' era conquistata; la risposta fu che la bruciassero,in quanto se conteneva nozioni presenti sul corano erano doppioni inutili,se invece contenevano nozioni che sul corano non c'erano non erano degne di essere prese in considerazione.
Questo per dire quanto vale la veridicita' storica dei film che fanno gli"amici spagnoli",vittime della sindrome di stoccolma essendo stati invasi e brutalmente soggiogati per 750 anni(come il sud italia) dai barbari saraceni;lasciando come eredita' culturale la mentalita' mafiosa e amene pratiche come quello che ai giorni nostri e' chiamato "pizzo". ci sarebbe molto altro da dire ma oggi e' l'11 settembre e per rispetto mi fermo qui. comunque il film e' un pacco.
marco d'aviano.
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(7/10)
