L'Ingiustizia fatta dai Cristiani.
Perchè se avessimo lasciato il mondo in mano agli Scieziati (allora Filosofi) saremmo ancora più evoluti di quello che siamo?
Non c'è la Controprova, inutile sostenere una tesi!
Sta di fatto che la Ragazza diventa una Martire della Scienza ed anche l'Antagonista dei Martiri della Religione.
Straordinario intuito, ma un pò forzato visto che in Francia o in Germania vi sono stati Martiri che non centravano niente ne con la religione ne con la scienza . . .
Allora è nella natura umana?
Non si capisce dal Film, ma si capisce che è sempre colpa di un Dio "Oppiaceo" . . .
Ma stiamo Parlando di quello Vero . . . ., quello a cui non interessa farci sapere se Esiste?
Ancora una Volta non siamo in grado di Capire in che mani siamo destinati a finire, ma state tranquilli che nessuno vi farà cambiare idea.
Anzi, desidererà tanto che restiate della Vostra fin tanto che l'Ingranaggio del nostro Sistema Solare non s'Inceppi definitivamente . . .!
Da vedere coi propri Occhi.
Le cose storiche andarono più o meno come mostra il film : sicuramente la più grande biblioteca dell'epoca fu distrutta dal furore religioso dei primi cristiani e ipazia fu assassinata. mentre in spagna si producono questi film, in italia è stata osteggiata la sua immissione nel circuito delle sale cinematografiche. ottimo
Avevo letto e sentito commenti non del tutto positivi su questo film, mi erano sembrati ben motivati, e quindi prima di vederlo non mi aspettavo nulla di eccezionale. ma devo dire che alla fine la visione del film mi ha coinvolto ed emozionato. il soggetto e i temi erano assai difficili da trattare, ma, nonostante regista e sceneggiatori abbiano deciso di non calcare la mano su troppo facili espedienti per catturare l'attenzione dello spettatore, non mi sono mai annoiato.
eccezionale è perchè realizzata in modo da emozionare e commuovere è l'idea delle lente "carrellate" dall'alto sugli edifici, sulla folla, su alessandria, sulla terra, come per simulare lo sguardo di un lontano e silente osservatore: l'intento è chiaramente richiamare un legame tra la perfezione e armoniosità del cosmo in cui naviga la piccola terra e la levatura morale di chi (ipazia, hypatia) dedica tutta la propria esistenza a studiarne scientificamente le leggi e a svelarne i segreti (in questo modo onorandolo veramente, che sia o meno retto dalla volontà divina), e si crea un ricercato contrasto con le abominevoli insensate violenze di tutti gli invasati ignoranti che si possono trovare in ogni ceto e in ogni setta (il film in realtã mostra che la tendenza alla violenza è in tutti i gruppi sociali).
eppure lo spettatore assetato di battaglie e sangue rimarrà deluso, perchè gli autori hanno deciso di mostrarne il meno possibile, nonostante qui si parli proprio di faide e violenza; e perfino la storica tremenda morte di ipazia viene presentata nel modo più rispettoso e discreto possibile, con l'aggiunta, nella finzione narrativa, di un alleggerimento fisico della sua pena, in cui tutti noi a posteriori vorremmo poter credere.
ho verificato che nei limiti delle esigenze narrative (e ciò viene dichiarato anche alla fine dei titoli di coda) sono assenti grossi strafalcioni storici, e anzi ci sono qua e là certi particolari che strizzano l'occhio agli studiosi di storia e cultura di quei secoli. certo questo film non intendeva in alcun modo essere un documentario, mirando a essere fruibile dal grande pubblico, e quindi è inutile ricercarvi troppo ampie, dettagliate e didascaliche descrizioni di tutta la cultura, la società , le religioni del tempo, che mai sarebbero entrate in due ore di pellicola.
nonostante qualche minimo difetto riscontrabile il mio voto è 10 anche per il coraggio di produrre un film su un soggetto così difficile.
Fa ragionare, arrabbiare, imbestialire, capire che quello di cui oggi accusiamo gli altri lo abbiamo fatto anche noi. Esattamente nello stesso modo.
Un'altra grande prova di Amenabar, da non giudicare in maniera superficiale e immatura come qualcuno qui ha già fatto. L'ultima mezz'ora poi vale un anno di inutili film visti al cinema e di cui avremmo fatto volentieri a meno.