molto lontano dalle 4 stelle dei critici del corriere della sera, probabilmente molto sensibili al nome del regista, l'uomo nell'ombra consacra un attore da poco rivalutato come Ewan McGregor calatosi ottimamente nella parte di Ghostwriter. Bravissime anche Kim Cattrall e Olivia Williams . 2 ore interessanti ma non particolamente emozionanti.
Ieri sera sono andato a vedere il nuovo film di polanski. ho scelto questa pellicola per via della recensione pubblicata da nicola di francesco su filmup.com. il critico sembra entusiasta, tanto che conclude così: "sono diversi i pregi del film (sceneggiatura, fotografia e cast su tutti), ma quello che rende imperdibile "the ghost writer" è il caro, vecchio effetto suspense rivisitato in chiave attuale."
ebbene, durante la prima ora di film non accade praticamente nulla. imperdibile? noi abbiamo assistito solo allo scorrere lentissimo di un film noioso e senza senso. non c'è alcuna suspense. abbiamo tenuto duro, quasi imbarazzati, per altri 30 minuti. un'agonia. poi siamo usciti dal cinema. addirittura prima di vedere come andasse a finire.
senza voler offendere nessuno... siamo proprio sicuri che chi scrive la recensione abbia prima realmente assistito alla proiezione del film?
non andate a vederlo.
Polanski è indubbiamente un Signor regista, un narratore dalle sfumature maligne, inquietanti. Con questo suo ultimo lavoro trovo abbia mancato il bersaglio: atmosfere non all'altezza delle possibilità del plot, il pathos è anemico, sgonfio. L'azione montante procede in modo sincopato, a scatti nervosi, spesso non giustificati dall'azione precedente, sembra un melting pot di forzature narrative. Interessante la scelta di lavorare con pochissime zone musicali ma, la regia e i dialoghi sono sottotono, non fanno decollare un plot che invece possiede fascino. La passione nel concludere ogni passaggio dialogico con una frase sarcastica e mortificante è forzata. Trovo assai bizzarro che un regista come Polanski non abbia percepito che il plot ha una stesura insufficiente, confusa, sconnessa, sembra una buona storia sviluppata da un principiante. Evidentemente il regista è in grado di permettersi passi falsi come questo. Peccato! Potrei dirgli pure io cosa non funzione e, meglio, come migliorare l'esecuzione nell'insieme. La vera sorpresa in fondo è proprio la caduta di un regista che normalmente sa benissimo dove e come mettere le mani. Peccato...
un po' lento il 1° tempo, tema alquanto sfruttato negli ultimi anni, non ci rivela niente di nuovo, storia e personaggi abbastanza scontati bello l'imprevisto e ambiguo finale (unico tocco dove riconosci il maestro Polansky), molto bravo come sempre E.Mc Gregor. un thriller tutto sommato godibile e ben recitato, l'avesse fatto uno qualsiasi diresti "non male questo film" ma lo ha fatto il grande Polansky ecco la pecca!
di certo non rimarrà nella storia ne fra quelli ke di lui ricorderemo!
Dopo il suicidio di un collaboratore dell'ex primo ministro inglese, uno scrittore viene assunto per completarne la biografia. trama interessante priva pero' di quella suspence necessaria per tenere inchiodato allo schermo l'interesse dello spettatore. a tratti lento e pesante. i toni cupi e l'assenza di luce rendono il film asettico e impersonale. il film fa riflettere sui protagonisti occulti che tessono le fila dei fragili equilibri mondiali. purtroppo, e' riuscito a meta'