L'ho visto ieri pensando di assistere a una divertente commediola e invece ho scoperto un film bellissimo. Un Salvatores strepitoso che riporta Pirandello ai nostri giorni, fresco, sorprendente e delicato. Meravigliosi tutti gli attori. Non è un capolavoro ma gli do 10 per equilibrare le stupidaggini dette da chi lo ha cassato in precedenza!
No caro Salvatores...non ci siamo.Anche tu con i deliri di onnipotenza. Questi films lasciali fare a Woody e a pochi altri tu, caro Gabriele devi continuare a fare i tuoi films. Intelligenti, che fanno sorridere, non easy ma neppure cervellotici e forzati. Si' perche' questa tua ultima fatica sa di forzato, di ricercato, di non sentito. Il soggetto e' banale, deja vue. Gli attori quasi tutti giu' di forma. Un mostro sacro come Abatantuono che si recita addosso, la nonna presa da nonsisaddove, una Buy nettamente al di sotto delle sue grandissime performances e potenzialita.Non parliamo poi del protagonista. Fabio De Luigi! Ma vogliamo scherzare? Dai ma questo e'un presentatore di Festivalbars, di sciocchezzuole da canale 5. Bravino per carita', diligentino...ma fare l'attore e' un'altra cosa....semprela stessa mimica. Semprela parte dello sfigato. Fategli fare una parte in qualche cinepanettone ecco. Insomma e' il peggior film di Salvatores senza nessun dubbio e io li ho visti tutti. Bravo come sempre anzi il solito grandissimo Bentivoglio.E' lui che alza il voto ma do' 3.
Una deliziosa chicca da aggiungere alla bacheca della commedia italiana 2010 e non solo. Una coraggiosa voglia di mettersi in gioco e in discussione del grande Salvatores. Insieme a "Sul mare" e "Mine vaganti" ognuno ovviamente con le sue caratteristiche, assolutamente imperdibile. Squisito Fabrizio Bentivoglio, supportato da un bel cast, questo film lascia un dolce sorriso nel finale, ne abbiamo bisogno tutti per affrontare le meglio e (perche` no) insieme le nostre paure.
10, per bilanciare il voto di chi non si apre alle novita`.
Ultimamente al cinema vanno per la maggiore commedie e non solo incentrate sulla Famiglia, oggetto, ahimè, da anni di scontro politico-religioso. Questa di Salvatores, regista dai multiformi generi, si inserisce nel filone in modo pirandelliano attraverso un autore (Fabio De Luigi) che scrive il soggetto di un film con protagonisti, oltre a se stesso, i membri dell’ennesima famiglia di schizzati complessati problematici ecc. della serie non ce n’é uno sano, anche se meno che in altri casi. Ma almeno stavolta il tema é svolto con leggerezza, ironia, garbo, anche nei momenti seri del racconto, grazie anche alla struttura da “film nel film”, senza i soliti urli nè personaggi sopra le righe. Si ride abbastanza spesso. Da vedere.
Difficile...difficile....difficilissimo riuscire a radunare una quantità di banalità e luoghi comuni così scontati.....i personaggi....gli attori che parlano con la macchina da presa..frasi fatte..... ma come si fa?
Un film ruffianetto che cerca di conquistare persone banali con banalità quali la colonna sonora..... il bianco e nero di milano sulle note di chopin... con i tram.... mamma mia che noia.....che furto di tempo... mi sento depredato di un paio d'ore della mia vita.....non ci siamo proprio...