All'inizo mi son detto: ecco l'ennesimo film insipido e mieloso...
Ma col passare dei minuti mi son reso conto che il film prendeva corpo e forma e aumentava di qualità e intensità.
Veramente ottima la Buy, grande interpretazione davvero.
Quando sono le donne a scrivere e girare i risultati sono diversi,nei ritmi, nelle forme e chiaramente nei temi,originale in questo caso la storia di un bambino che non è ancora nato.Bravissima la Bui, premiata a Bari nel Bif&st
Nascere o morire? In questo sta la lunga attesa di una donna, che aspetta la nascita della propria figlia o che questa muoia perchè troppo piccola. Ma Maria non è al nono mese di gravidanza, sua figlia in realtà è anche già nata, ma dovrà trascorrere parecchie settimane in incubatrice. Tutto ciò crea una estenuante attesa, che la Comencini cerca di spezzare con delle scene riguardanti situazioni scolastiche. Il dramma del film continua a essere forte, con delle lunghissime attese passate vicino all'incubatrice, anche fino a notte fonda; una cosa che è difficile a mio avviso che capiti anche in un ospedale così così. Meno male che il film ha un buon finale, uno di quelli che si spera fin dall'inizio.
Molti sostengono che questo film è lento. ma qui il problema non è la lentezza: esistono film lenti ma carichi di significative emozioni e ricchi di particolari che permettono un’introspezione dei personaggi principali. la soffocante visione de il nastro bianco non concede allo spettatore di vivere le peculiarità prima elencate: i personaggi si muovono in un ambiente asettico per quanto concerne l’aspetto emozionale e tutta la storia, che potrebbe risultare interessante, scorre senza mettere in mano a chi la segua una parvenza di coinvolgimento. i luoghi comuni sono presenti sino alla fine e sono resi ancora più evidenti dallo scorrere dei dialoghi. ogni tanto, ma appunto raramente, si viene risollevati da qualche divertente scenetta partenopea ma il resto non c’è: nemmeno il vagito felice della neonata che arriva tra di noi. peccato per la bravissima margherita buy: sarà per la prossima volta.
è un film da vedere,un film di donne per le donne ma non solo, commuove ma non solo ..
fa riflettere sulla necessità dell'attesa e su come, prendersi uno spazio bianco (sia temporale che mentale), talvolta può far svoltare e andare avanti più forti ma consapevoli delle proprie fragilità..Sullo sfondo di una Napoli silenziosa i personaggi anche quelli minori sono pieni di un' umanità che da speranza anche alla città stessa..Buy sempre più brava ma anche il resto del cast..