Come film d'intrattenimento puro, "X-men le origini: Wolverine" diverte e appassiona, ma si poteva fare di più. Eh si, il regista e il protagonista sono così presi dal personaggio e dagli effetti in CGI che si dimenticano che anche Wolverine è una creatura sanguinaria e triste, con una psicologia difficile da riassumere in meno di due ore. Liev Schreiber è il nuovo Sabretooth, che sostituisce quello silenzioso e wrestler di Tyler Mane del 2000, Danny Huston è il giovane colonnello Stryker, che rivedremo incchiato in "X-men 2". Troppi mutanti come guest-star, nessuna scena di sangue (chi si ricorda il Wolverine insanguinato in fuga da "Arma X" di "X-men 2" ?), origine riassunta in cinque minuti, però nel complesso un film divertente.
Ho adorato i primi 3 X-Men (sopratutto il secondo) ma questo è un'occasione sprecata. Ha poco a vedere con la storia originale, la differenza più grave è che nel fumetto Wolverine viene rapito e sottoposto all'operazione dell'adamantio contro la sua volontà, non l'avrebbe mai fatto coscientemente come succede nel film. Poi ci sono cose inverosimili per lui, come il non accorgersi (con i super sensi che ha) che Volpe d'Argento non è davvero morta! Di buono ci sono i titoli di testa, davvero ben fatti, e la caratterizzazione di Victor (non a caso Liev Shreiber è il migliore del cast). Per il resto è tutto sbagliato, persino i capelli di Wolverine hanno perso la loro caratteristica forma che pur avevano negli altri film. La regia è meglio non nominarla neppure per quanto è piatta ed anonima.
Tipico 'Pop-corn movie' con trama semplice e abbastanza lineare ed effetti speciali di prim'ordine. La pellicola, infatti, punta decisamente su quest'ultimi piuttosto che sulla intima caratterizzazione psicologica dei personaggi. Qui i cattivi sono cattivi per davvero, i buoni sono buoni fino in fondo. Il film non annoia mai e scivola via che è un piacere. Si tratta di un'opera divertente, ben diretta e dotata di ottimo montaggio. Jackman e Schreiber fanno la loro parte e non deludono affatto. Direi anche che il film è ben doppiato. Insomma, per gli amanti del puro 'enterteinment': questo capitolo di X-Men fa decisamente al caso vostro!
A meta' del corridoio d' uscita dal multisala il film era gia' un ricordo sbiadito..
Gli Xmen di Bryan Singer sono altra cosa, gli aspetti caratteriali e l' atmosfera del plot erano originali e per questo piu' interessanti.
Certo che qui ci sono belle scene d' azione e ottimi effetti visivi ma questo non puo' fare di un film un buon film mancando tutto il resto. Questo e' un puro e semplice videoclip dove lo spettatore sa gia' cosa sta per accadere e i dialoghi sono veramente prevedibilio.
Se ad alcuni piace cosi' bene pero' dare 10 a questo filmetto puo' significare 2 cose: o non si e' mai visto un lungometraggio nella propria vita oppure si hanno seri problemi alla vista.
Gli amici che hanno diviso questa triste serata sono concordi e credo pure gli altri in sala sentendo le sghignazzate nelle scene piu' demenziali. A tal proposito ringrazio l' amico Ianco per averci convinto a buttare i soldi dell' ingresso, almeno a casa avrei cambiato canale e stop.