Valèrie - Diario di una ninfomane

Un film da guardare con occhio critico

(4/10)

Condivido vari aspetti della recensione di Elisa Giulidori. Vorrei aggiungere che il film secondo me è una caricatura di sfortuna e di vuoto spirituale. Valerie viene presentata senza geniori e la nonna, suo principale affetto, viene a mancare (cosa scontata). Ed è ancora rappresentata come sfortunata nella sua chance di vivere un amore che la porti via da quel suo stato.... Si tratta di un film, non è la realtà (che una volta tanto, è con buona probabilità migliore del mondo ritratto da questa pellicola). Valerie ha suscitato in me tenerezza e compassione perchè sembra proprio che da sempre le sia mancata la scintilla dell'affetto, dell'amore. Quando ne fa la prima forte esperienza è già una donna adulta e questo elemento nuovo la sconvolge prima ancora di capire con chi si era messa (l'amica che le dice:"vai già a convivere.. Ma non è un po' presto?" riflette il pensiero degli spettatori). A questo mondo non esistono solo uomini come quelli che incontra lei, a voi donne l'opportunità e la capacità di trovarli.

Franco, 27 anni, Uscio (GE).
(1 Luglio 2009)