Il bosco oscuro, campeggiatori che si raccontano le leggende metropolitane di un certo Jason Voorhes che si aggira la notte ad uccidere i visitatori di crystal lake,machete insanguinati,urla a squarciagola alla vista del maniaco omicida Jason, cosa vi ricorda? Esatto un altro ennesimo capitolo della saga interminabile di Venerdi 13. Siamo al 12° capitolo( anche se non c'è collegamento con gli altri poiche questo è un remake) e il mostro Jason torna a colpire i poveri campeggiatori che vorrebbero passare una serata a divertirsi, invece l'unico a divertirsi sarà proprio Jason uccidendoli senza pietà. Nel film ci sono vari omaggi ai precedenti capitoli della saga ad esempio:il fazzoletto che copre il volto di Jason (il secondo capitolo),la maschera da hockey (il terzo capitolo), l'ambientazione del granaio dove Jason uccide un ragazzo che fuma la marijiuana (il terzo capitolo), la casa dove Jason uccide gradualmente i ragazzi (il quarto capitolo). Se si è appassionati non si fatica certo a scovare queste piccole curiosità, ma se si vuol cercare la novità non è certo facile (Jason che stavolta vive sottoterra) ma del resto parliamo di un remake e le pretese non possono essere molte. Dunque per chi volesse passare un'ora e mezza con qualche colpo di machete non resta che augurarvi buona visione.
E' evidente che gli horror non si sanno apprezzare e che "Venerdì 13" è meglio di tanti altri remake. Il film comincia con la morte della madre ed è fedele al primo, poi ci sono il due e il tre insieme di capitoli e sono collegati perfettamente tra loro, cosa volevate che ci fosse stato il remake esatto del primo in cui ce solo la madre che uccide? Per favore non diciamo cavolate, per remake si intende un film in chiave moderna riferito ad un film più vecchio e non la copia esatta di questo, non giriamo con i paraocchi che non serve.
Una superba rilettura in chiave moderna di una delle saghe horror più famose è più belle! Marcus Nispel (già apprezzato per "Non aprite quella porta") ha realizzato un'ottimo film, davvero al di sopra delle aspettative. Suspence, sangue, sesso, droga, gli ingredienti ci sono tutti. Fan di Jason, fatevi avanti, Jason è tornato!
Voto 10.
(Ps: inutile dire che ho fatto i salti di gioia quando il ragazzo proprietario della casa è stato ucciso, non lo sopportavo, l'avrei volentieri ucciso io!).
Jason Voorhees è tornato e dopo una prima carneficina di giovani nel vecchio camping estivo di Crystal Lake è pronto per giustiziare altri adolescenti che vogliono trascorrere un tranquillo weekend nella casa di un loro amico. Remake moderno e aggiornato sia di Venerdì 13 di Sean S. Cunningham (qui produttore) e del mito del serial killer Jason (interpretato stavolta dallo stuntman Derek Mears) protagonista di ben 10 capitoli cinematografici (dal 1980 fino al 2003 con Freddy Vs Jason) e innumerevoli cloni. Marcus Nispel, regista in ascesa dopo il successo di un altro remake horror, "Non aprite quella porta", dirige con maestria ed esperienza il più grande killer dello schermo, dando al film una ragione d'esistere per quanto riguarda allo stesso Jason e ad alcune trovate di sceneggiatura, come l'origine della mitica maschera o il proloco iniziale, che giustifichino la trama della pellicola donandole originalità e un pò di old style nella rappresentazione. Per il resto, invece, può trattarsi del solito film per adolescenti (teen ager movie) ricco di splatter e inevitabili stereotipi Americani ma che, per via appunto della pellicola su cui si basa, è innegabile la rappresentazione. Anche se qua e la, il ritmo narrativo si perde per strada, il colpo di scena arriva sicuro e l'effetto truculento colpisce lo spettatore; al pari di tutti gli altri capitoli della saga cinematografica. Cast di volti semisconosciuti dai quali spiccano Jared Padalecki (Supernatural-serie tv), Travis Van Winkle (3ciento) e Ryan Hansen. Più che un remake, un capitolo di Venerdì 13 al passo coi tempi che riaggiorna il killer Jason nell'era della tecnologia.