Non si capisce perché la critica debba sempre criticare. Forse perché lo dice la parola stessa. Ma in questo caso si va proprio a cercare il pelo nell'uovo. E non si capisce come mai si debba sempre accostare il nome di Tom Cruise alla trilogia di Mission Impossible e non ai mille personaggi sempre ben interpretati tra cui l'eccezionale ma purtroppo trasurato fratello di Rain Man. Qui Cruise fa nuovamente vedere di che pasta è fatto, capace di assumere un ruolo non facile e capace di trasmettere allo spettatore i sentimenti eroici e umani di questo personaggio. Buona, anzi ottima scenografia, buona scelta degli interpreti, buona ricostruzione storica tralasciando forse un po' troppo le atrocità commesse da Hitler che hanno spinto questi uomini a sacrificare la loro vita pur di porvi fine. Insomma un'operazione Valchiria riuscita anche se purtroppo solo cinematograficamente.
Film un po’ lento, secondo me vengono poco approfondite le motivazioni per cui tanti generali Tedeschi hanno ordito alla vita del Führer.
I Tedeschi non erano tutti favorevoli al Nazionalsocialismo, infatti seppur inizialmente i vertici militari appoggiarono entusiasticamente il nuovo regime, l'appoggio incondizionato alle politiche di Hitler si incrinò quando le aggressive mosse territoriali del Führer fecero temere ai militari che la Germania avrebbe dovuto fronteggiare nell'immediato un nuovo conflitto senza che le forze armate fossero completamente pronte a sostenerlo;
A guerra iniziata, molti militari di alto grado si resero perfettamente conto che, se il conflitto fosse proseguito, la Germania sarebbe stata annientata. Allorché la situazione cominciò a precipitare, diventò sempre più impellente la necessità di sbarazzarsi di Hitler e cercare un compromesso di pace con gli Alleati. Resta il fatto, comunque, che l'antipatia nutrita verso Hitler da parte di gran parte dei generali tedeschi si rifacesse principalmente alle origini umili del dittatore, quell'artista di strada ed ex caporale che aveva preso il posto della casta nobiliare dei "von" alla guida della Germania. In ogni caso, la dozzina di attentati falliti alla vita del führer ci fa rivalutare i Tedeschi
Questo film per me è stato davvero una soprpresa positiva, soprattutto alla luce delle polemiche che lo hanno accompagnato all'uscita. Di sicuro si tratta di una pellicola per appassionati del genere: gli altri ne resterebbero annoiati. Comunque la storia è costruita col giusto livello di tensione e gli attori sono sempre credibili, soprattutto Cruise. E poi è curato nei minimi dettagli: finalmente un film americano in cui gli stranieri (sia del passato che del presente) scrivono nella propria lingua, anziché in un innaturale e forzato inglese! E' vero che, come alcuni hanno rimproverato a Singer, la storia manca di approfondire le ragioni per cui Von Stauffeberg aderì al nazismo, mentre, al contrario, è prodigo di spiegazioni per cui ordì il complotto; ma d'altronde la storia è realmente accaduta e il film funziona anche così, senza perdere di coerenza.
Lungi dall'aver realizzato un capolavoro, Singer confeziona un buon prodotto, ottimamente narrato e altrettanto ben recitato. La pellicola non annoia mai, tuttavia la perfezione della fotografia e la scaltrezza della regia stridono con una vicenda di per sè poco appassionante, forse proprio perchè narrata con poca passione. In effetti, il lavoro di Singer, convincente sotto il profilo tecnico, mi è parso mancare di anima, di sentimenti, di passione. Insomma, un bel lavoro, mai noioso eppure poco coinvolgente e ancor meno avvincente. E' per questo che, probabilmente, consiglierei la visione di 'Operazione Valchiria' ma difficilmente lo rivedrò ancora.
gran bella pellicola. peccato per il finale un po' troppo precipitoso.
ottime le ricostruzioni, grande suspence, anche se la storia la conoscevamo già.
buone le interpretazioni degli attori e le musiche.
film consigliato a tutti.
Trailer italiano (it) per Diabolik - Chi sei? (2023), un film di Antonio Manetti, Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea.