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Come Dio comanda

Opinioni presenti: 35
Media Voto: Media Voto: 6 (6/10)

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E' comunque buono

(8/10) Voto 8di 10

E' un buon film e non merita una valutazione così bassa. Ci si può chiedere se in un film può entrare tutta la ricchezza di un libro così denso. Evidentemente gli sceneggiatori hanno deciso di no. Scelta discutibile ma rispettabile. Il film resta teso e sodo. Merita di essere visto.



Flavio, 58 anni, Verona (VR).




Grande Salvatores, Grande Ammaniti, Grande cast

(8/10) Voto 8di 10

Durante le feste di Natale si cercano dei film più appetibili come aghi nel pagliaio. Su 10 sale 9 erano occupate da Natale a Rio & co. Fortunatamente ho scelto bene il film da guardare. "Come Dio Comanda". L'ho gustato sin dal primo minuto di visione. Il tempo scorre senza mai annoiare e facendo solo crescere un senso di ansia e legame con la narrazione. La storia è bellissima, profonda e, in pieno stile Ammaniti, cruda. Personaggi magnifici resi a pieno dal cast. Elio Germano semplicemente magistrale ma aggiungerei anche che tutti gli attori principali sono stati grandi.Filippo Timi è stato sorprendente. Non scrivo quasi mai mie opinioni sui film ma in questo caso ne ho sentito davvero il dovere/bisogno. Un film come questo non può scendere sotto le 7 stelline dai! Andatelo a guardare e, anche se non è proprio in tema con lo stile natalizio, gustatevelo a pieno.



Daniele, 22 anni, Castrignano dei G. (LE).




Come Dio comanda.

(8/10) Voto 8di 10

Anche io ho letto il libro da cui è tratto il film e mi sembra chiaro che Salvatores (con lo stesso Ammaniti che collabora alla sceneggiatura)abbia voluto prediligere sopra ogni cosa il rapporto padre-figlio con tutte le distorsioni del caso.Il film appare più depurato perchè la scelta narrativa vuole essere un'altra cosi come tutte le riflessioni e i simbolismi sparsi;regista e scrittore ci propongono un analisi differente ma parallela,l'unico tramite che hanno con l'esterno è quattro formaggi foriere di una "malattia" che cambierà le loro esistenze già precarie e che stravolgerà il loro legame fino ad una catarsi finale poetica ma non consolatoria.Ricordiamoci che un film tratto da un libro deve liberarsi dallo spettro dell'originale se vuole trovare una propria autonomia e per farlo talvolta può o (deve) tardire o più semplicemente effettuare una rilettura che segua i codici di una differente forma artistica,poichè i linguaggi sono diversi e non possono certo coesistere all'unisono.Come Dio comanda a me sembra un'opera oscura e tremenda sul concetto di famiglia,"diversità" e fede,che indaga con grande tensione emotiva e psicologica gli anfratti morali e culturali di un uomo solo che della propria solitudine ne ha fatto la sua guerra privata e di un figlio che lo ama e gli crede perchè sa che nessuno può amare incondizionatamente quanto il proprio padre.Il luogo in cui si muovono pare assecondarli e "giocare" con loro,le trappole e i nascondigli di un ambiente ostile riparano le loro crudeltà riflettendo umori e debolezze e così il freddo e la pioggia da nemici diventano alleati.



Mario, 25 anni, Catania (CT).




Il film è carino, il libro è un capolavoro...

(7/10) Voto 7di 10

Ho visto il film dopo aver letto il libro. Ok, ben fatto, molto fedele al romanzo, ma... Non si può omettere un personaggio importante come Danilo Aprea, che nel libro completa il trio con Rino Zena e quattro formaggi... E il progetto del colpo al bancomat, argomento che gira attorno a buona parte del romanzo?? Si poteva allungarlo un pò a mio parere. Peccato anche per la parte non approfondita del personaggio di Beppe Trecca (l'assistente sociale), con un attore come Fabio De Luigi sarebbe stata davvero interessante (ed esilarante!). Quello che ho apprezzato molto del film è stata la fine, un pò più bella rispetto al libro. Però il romanzo è un vero gioiello che vi consiglio vivamente di leggere, vale la pena soprattutto per poter conoscere i pensieri reconditi di quattro formaggi...



Roby, 35 anni, Bari.




Troppo criticato

(7/10) Voto 7di 10

Premetto che, nonostante Ammaniti sia tra i miei scrittori preferiti, non ho letto il libro, e forse ho sbagliato a veder prima il film, ma ero curioso. E' vero, non è certo una pellicola facile da apprezzare, e secondo me sbaglia chi è sempre troppo critico e si limita a fare paragoni col libro o con altri film capolavoro di Salvatores. Come dio comanda infatti ofre spunti interessanti sulla vita, sul rapporto padre-figlio rimasti soli a combattere contro tutti e con la sola forza delle loro idee che li tiene fortemente uniti e non li farà separare mai. Bello il finale, ottima la prova degli attori, Germano su tutti.



Graziano, 26 anni, Cassano d'Adda (MI).





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