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Toro scatenato

Opinioni presenti: 77
Media Voto: Media Voto: 9 (9/10)

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precisazioni

(1/10) Voto 1di 10

Come temevo qualcuno travisa volutamente i fatti oppure non riesce ad aprire gli occhi e a rendersi conto di cosa stiamo parlando. il ragazzo diciassettenne che si prende la briga di speigare che giacobe lamotta fu consulente di de niro e che la montatrice del film ha fatto un buon lavoro perde di vista il senso del mio conmmento. ma forse è giustificabile proprio perchè 17enne, magari più avanti capirà. il punto, da me più volte ribadito nel precedente commento, è che quando si giudica un film non si può semplicemente considerare il montaggio, sceneggiatura, fotografia, interpretazioni, costumi e scenografia, ma bisogna anche andare a vedere se il lavoro fatto è professionale sotto altri punti di vista. questo film non è una pellicola sul pugilato, perchè lo diffama, mancandogli di rispetto e, ancor più grave, manca di rispetto a molte persone che lo praticarono e che in questo film vedono i loro incontri terminare in sconfitta quando invece avevano vinto. caro ragazzo 17enne (perdonami, ho dimenticato il tuo nome e in questa finestra da cui scrivo non lo posso vedere), ti piacerebbe se un domani tu, dopo una vita di sacrifici, riuscissi ad affermarti a livello mondiale in una professione o nello sport e un film stravolgesse volutamente la tua vita diffamandoti e infangando la tua memoria? e' quello che è successo in quetso film, in cui alcuni avversari di lamotta vengono fatti perdere quando in realtà vinsero, e messi ko quando in realtà persero ai punti. non so se ti rendi che se de niro o scorsese fossero davvero stati profressionali in questo frangente, non avrebbero commesso uno scempio simile. moltissimi anni fa ebbi occasione di parlare con carmen basilio, e mi confermò tutto il suo sdegno in proposito. qui si tratta di non modificare la storia di quei grandi uomini che soffrirono sul ring, vincendo, e vennero dipinti in questo film come perdenti.



Piero, 67 anni, Milano.




Vergogna

(1/10) Voto 1di 10

Il peggior film inerente alla boxe mai realizzato e un insulto al mondo del pugilato. Una mancanza di rispetto intollerabile a tutti i grandi pugili che ivi compaiono. Possiamo parlare della bellezza tenica di questa pellicola, delle magistrali interpretazioni e della azzeccatissima fotografia, ma non esistono scuse per tutto il resto. Aprite gli occhi, svegliatevi e cercate di verificare ciò che vedete prima di incensare un film riempiendolo di 10. Non sono qui a fare una lezione di storia, c'è gente a cui fa schifo il pugilato e io lo rispetto, è una presa di posizione perfettamente legittima, ma la vera boxe sta di casa da un'altra parte, questo film è spazzatura da questo punto di vista. Cominciamo dall'inizio. Il film comincia con la sconfitta di Giacobe LaMotta contro Reeves, decisione giustamente ritenuta all'epoca impopolare, peccato che si dimentichi di dire che un mese dopo LaMotta combattè di nuovo contro Reeves perdendo nuovamente ai punti sulle 10 riprese. In maniera del tutto assurda, vediamo inoltre la carriera di LaMotta gestita dal fratello Joey, che come tutti all'epoca sapevano, era solo una mascotte e i contratti venivano curati da Capriano. Qui sembra qausi che Joey sia il manager di LaMotta!! Viene inoltre riportato l'incontro con Tony Janiro, che qui sembra quasi moribondo alla fine della 10°. Peccato che chiunque abbia visto l'incontro nota che Janiro era sì out al gong, ma perfettamente in grado di rialzarsi da solo e di tornare all'angolo. Janiro non riportò inoltre assolutamente la frattura del naso. Il match finì ai punti, qui sembra quasi che LaMotta vinca per KO. Una ricostruzione assolutamente indecente. Passiamo poi al clou, ovvero il sesto incontro con Ray Robinson il 14 febbraio del 1951 al Chicago Stadium. In un'apoteosi di stupidaggini e sciocchezze che prodegue per tutto l'incontro, sembra che LaMotta inviti Robinson a colpirlo a viso aperto tenendo la guardia volntariamente bassa e facendosi colpire alle corde da un Robinson apparentemente stupito. Io non so chi ha partorito una cosa simile, sta di fatto che sarebbe come dire che Maradona segnò il famoso gol di mano con una bellissima rovesciata. Invito chiunque sia interessato a procurarsi la videocassetta di quel match per rendersi conto di come andarono davvero le cose in quel fatidico 13° round. Tutto il film è falso e continua su questa piega: le vittorie contro Cerdan e Dauthille andarono in modo del tutto opposto a come vengono riprodotte. Perfino quello con Billy Fox non c'entra nulla con la realtà!. Il film è di per se stupendo, ma stravolge completamente la storia di LaMotta che fu ben contento di partecipare alla realizzazione modificando ad libitum l'andamento di quegli incontri. Vi ripeto, non ci sono davvero parole per descrivere quanto siano state diverse le sorti di quei match di boxe rispetto a come vengono riportate.



Piero, 67 anni, Milano.




stupendo

(10/10) Voto 10di 10

ci sono due categorie di fruitori di film: chi ama il cinema e chi lo guarda. io lo amo e chi come me ama il cinema non puo che inchinarsi di fronte ad un capolavoro di cinematografia. Un grande Bob ed un grande Martin. Tutto il resto non conta.



walter, 43 anni, sassari (SS).




L'opinione di Riccardo

(8/10) Voto 8di 10

Con questo film mi succede la stessa cosa che con Blade Runner, tutti a dire che è un capolavoro ma io non lo so sinceramente non so giudicarlo. Il miglior film sulla boxe? Forse. Qui la boxe è vissuta di striscio al centro di tutto c'è la vita di La Motta fuori dal ring e ci sono i suoi rapporti con la moglie ed il fratello. Non c'è nulla sugli allenamenti nè negli incontri vediamo lo spaltter degli schizzi di sangue dagli zigomi e dalle sopracciglia ma poco dei combattimenti. E' la storia di una vita vissuta male sia all'apice della carriera sia al tramonto. Un film che mi ha messo angoscia perchè la recitazione di De Niro è veramente superba e riesce a farti immedesimare nel personaggio in modo così totale che mi vergognavo per lui (LaMotta) quando faceva delle uscite fuori luogo. Decisamente una recitazione così intensa che raramente ti capita di vedere. Anche Joe Pesci fa una grande interpretazione. La scelta del bianco-nero è vincente. Credo che con attori diversi questo film non avrebbe avuto alcun risultato degno di nota. Un pò debole ho trovato invece la trama perchè poco concentrata sulla boxe e poi meschina per avere abbastanza sorvolato sull'aiuto dato dalla mafia alla carriera di LaMotta in cambio di qualche sconfitta combinata e meschina anche per non avere ventilato che se la mafia ti ha fatto perdere qualche incontro per "favore" magari qualcuno te ne ha anche fatto vincere. Si concentra forse troppo sul caratteraccio diventando a tratti noioso dopo l'ennesima litigata con la moglie ed il fratello e poco su tutto il resto. Detto questo come ho detto altre volte meglio un film, a mio modestissimo parere, con qualche pecca ma con un'anima e questo di anima ce l'ha da vendere(e ce la messa tutta De Niro). Grande Scorsese che è come Clint Eastwood invecchiando migliorano.



Riccardo, 41 anni, Montesilvano.




la lotta

(8/10) Voto 8di 10

e' un film-inno alla lotta dura e cinica che fa schizzare lo spettatore dalla poltrona.E' il racconto di un lottatore che ne affronta i rischi se vuole essere se stesso...... vince ma perde, mette i suoi sentimenti a nudo in forma selvaggia,ama violentemente forse troppo da macho,nell'ultima scena si da la carica con i suoi semplici mezzi.Il film lho visto poetico,cinico nevrotico con slang da sottocultura italoamericana e dannoso per chi non accetta che nella vita si può anche cadere senza esserne consapevoli.



Luca, 35 anni, Cremona (CR).





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