Sicuramente non è un film per tutti. Per poter apprezzare pienamente il lavoro di E. Elias Merhige è fondamentale aver letto il "Dracula" di Bram Stoker, e aver visto il "Nosferatu" del 1922 di Friederich Willhelm Murnau. Vederlo senza conoscere ciò che il regista voleva trasmettere non ha senso.
brillante l'idea di fare un film sulle leggende che girano attorno al flm del '22. interpretato magistralmente da malkovich nel suo ruolo di regista/pazzo. buona anche l'interpretazione di dafoe.
brillanti i cambi da "oggi" al bianco e nero.
L'intuizione geniale di scrivere una sceneggiatura sulle leggende che circolano da sempre attorno ad uno dei più grandi film della storia, nosferatu. perché che di max schreck non esistano foto senza trucco è (quasi) vero, e davvero all'epoca pare fosse nata la leggenda del film sui vampiri girato da un vampiro vero.
malkovich e defoe sono attori eccezionali, e questo lo si sapeva, ma qui danno il meglio di loro, e ci regalano interpretazioni davvero magnifiche. purtroppo lo sviluppo del film poteva di gran lunga risultare migliore, anche se la fotografia e l'imitazione perfetta delle immagini del film del 1922 (e in alcuni casi, come l'uomo con l'accetta sulla barca, e i topi che escono dalla bara, l'utilizzo proprio della pellicola originale) lo rendono certamente un film ben fatto ed affascinante (anche se purtroppo credo possa apprezzarlo solo chi ha avuto la fortuna di vedere il film di murnau). sarebbe un 7/8, ma non essendoci mezze misure possibili, darò un 8 pieno.
Imperante esecuzione cinematografica di un grande artifice del grande schermo che di volta in volta sottilizza, enfatizza e annichilisce le sue molteplici interpretazioni anticonvenzionali riducendole alla sottile perfezione dell'io protagonismo assoluto. un dafoe ridotto all'estremo di se stesso, emaciato, disseccato e del tutto disanimato per dar vita al personaggio che di gran lunga ha saputo spaventare lo spaventabile. il conte orlock, una risposta simmetrica al buon cinema convenzionale, un'interpretazione fuori comune. lo scorrimento delle scene appare a dir poco percorribile lungo le scie della ridondanza teatrale, uno spasmo di fondo percorre l'intera pellicola con una minuta filiazione spasmodica delle scene. il film è praticamente un gingillo cinematografico da annoverare nelle ricorrevoli note della rimembranza. un oggetto di culto, anche se in senso figurato. una sottile chincaglieria d'autore. un film lodevole e mozzafiato!!!
a me il film è piaciuto moltissimo, il personaggio di Murnau dilaniato dal conflitto interiore realismo-sopravvivenza è reso benissimo da Malkovich, per non parlare del triste, sonnambolico vampiro interpretato da Defoe. Fantastiche alcune chicche, come la paura del mare di nosferatu e il divismo di Greta Schroeder. L'idea di partenza è geniale quanto semplice, l'unica pecca è il finale, che ho trovato un pò brusco.