È quello combinato da Po, il cicciosissimo protagonista di Kung Fu Panda,film animato d'alta classe diretto da Mark Osborne e John Stevenson.
Ciccio e pigro, e anche tanto imbranato, e soprattutto scontento del lavoro che fa: cameriere in un ristorante in cui si servono solo spaghetti, al servizio del padre (!) anatroccolo che sogna per il figlio un futuro dietro il bancone. Ma il destino ha deciso diversamente: il Grande Maestro di kung fu, lassù nella cittadella fra le nuvole, sta cercando il nuovo guerriero invincibile, in grado di sostenere lo scontro con il cattivissimo Tai Lung, leopardo delle nevi dotato di forza e tecnica straordinarie. E che c'entra Po? Vuole assistere a tutti i costi alla cerimonia in cui sarà scelto l'eroe: arriva ovviamente in ritardo, le inventa tutte pur di entrare e, quando ormai sembra non potercela fare, cade proprio davanti al Maestro. Sarà quindi lui l'eletto.
Impossibile, ma non nei disegni animati. Che si confermano ancora una volta una delle fucine più geniali della Hollywood contemporanea: ottima grafica, mille citazioni, battute e gaga ripetizione. Un panda da amare.
"Kung fu Panda" è un film molto carino, adatto a tutti, non solo ai bambini. Credo che l'insegnamento di Po e cioè impegnarsi al massimo per raggiungere i propri sogni, prestare ascolto agli insegnamenti e vincere rimanendo sempre se stessi senza formule magiche sia di aiuto anche ai genitori che accompagnano i figli al cinema.
Orsetto pasticcione con un futuro nella ristorazione vuole diventare maestro di kung fu, ma fisico non proprio atletico e poca fiducia in se stessi sono ostacoli insuperabili. Nulla accade per caso, l’albero ha bisogno di tempo per crescere e dare i suoi frutti: la cultura orientale si mescola alla convinzione a stelle e strisce che non bisogna rinunciare ai sogni nemmeno quando la realta’ cerca di scoraggiare l’impresa. Favola morale con le arti marziali in tutte le salse, gli stili di combattimento s’ispirano alla natura e cosí i cinque personaggi a guardia del tempio sono animali che padroneggiano corpo e mente grazie alla pratica costante, il maestro e’ una tartaruga che dispensa consigli, mentre l’istruttore ha il suo bel da fare nell’insegnare la via della saggezza. Ennesimo successo della Dreamworks che da anni sforna cartoon di pregevole fattura, “Kung Fu Panda” ammicca ad un genere che trae nuova linfa dalle animazioni al computer affidandosi per l’occasione alla simpatia del goffo protagonista. Delicata la storia del panda mangione che conosce se stesso abbandonando la speranza di un papa’ desideroso di vederlo tra i fornelli, gustosa la messa in scena delle scuole shaolin con gli allenamenti che sfiorano il ridicolo involontario. Alla fine non c’e’ alcun ingrediente particolare, il segreto del successo sta solo nel credere che le cose siano ben fatte. Una ricetta valida in cucina come nella vita.
Forse non sarà al livello geniale di Shrek o di l'Era Glaciale, tuttavia l'ho trovato davvero avvincente e divertente. Le gag si susseguono senza posa, gli sfondi sono favolosi. Assolutamente mitico il saggio Oogway, così come Ping, il "papà" di Po. La Dreamworks, come sempre, sa il fatto suo.
Splendido film, divertente,toccante, avvincente, tenero,coinvolgente insomma ....... centro totale.
i messaggi passai in quetso film non sono molto subliminali.
ognuno di noi ha il suo posto nel mondo e l'importante e credere in noi stessi e nelle cose speciali che amiamo.
il caso non esiste, nulla accade per caso e quindi eiste un meccanismo che colloca noi e gli avvenimenti al posto giusto al momento giusto.
veramente fatto bene tanto da aver voglia di portarsi a casa po e di stramangiarlo di coccole.
bravo anche fabio volo.
splendido.