E' un film con un evidente rapporto stridente rispetto all'occidente. La diversità di vedute che il regista è riuscito ad evidenziare mostra tutto un universo diverso permeato di nostalgia e tristezza: la banda con il numero limitato di orchestrali, il rapporto e la distanza tra gli stessi musicisti, il tipo di musica classica che viene eseguita, il deserto incontrato per errore nel viaggio, il silenzio e la luce dei paesaggi, la gente che si incontra, lo scontro fra culture e gli inconvenienti che non sempre vengono risolti nel migliore dei modi.
La visione del film mi ha suscitato sentimenti di tenerezza intensi; è un film che ha, secondo me, il pregio di far ridere sebbene l'argomento e il contesto siano "drammatici". Bellisssima la fotografia.Complimenti al regista e agli attori
A volte capita
a volte capita che si giunga in un villaggio che si credeva bello e si scopre un gioiello prezioso . si rimane stupiti, abbagliati ..
mi è capitato andando a vedere il film “la banda “ di eran kolorin . e’ un film israeliano semplice delicato, superbo . una piccola (8 elementi ) banda musicale di alessandria di egitto si reca in israele per un concerto. sbaglia villaggio di destinazione . la lingua sconosciuta, il senso di spaesamento si percepisce fin dalle prime inquadrature . e poi. e poi si incontrano le persone . in un non luogo. stranieri entrambi israeliani e egiziani. diffidenza e senso di inadeguatezza. orgogli e voglia di incontro. due piccole comunità entrambe . che si “annusano” si scoprono e colgono quello che è dentro ogni persona ; la voglia di amare . di carezze . di calore. la musica che unisce; le ferite del cuore che sono così ”uguali” . i rimpianti che si accumulano dentro tutti noi. la voglia di sperare ancora in un futuro ormai tramontato. il desiderio tra uomini e donne . eterno , misterioso e affascinante .
lo struggimento che si tocca ad ogni inquadratura . e’ come un profumo , sottile , appena percepito. la speranza che ogni catena che ci lega ad appartenenze artificiali si possa sciogliere quando un uomo ed una donna , un uomo ed un altro uomo, si guardano negli occhi. e con leggerezza capiscono che ....la vita merita di essere vissuta per ogni incontro , anche se fugace .
ciao
Un film delicato, piacevole, che fa sorridere. malinconico forse per noi occidentali. mitica la scena di corteggiamento nella balera dove si balla con i pattini a rotelle. l'attrice e' splendida.
Davvero un film incantevole, senza ombra di retorica o di buonismo. E' un film dai ritmi lenti e dai toni dimessi, che a me ha dato la consapevolezza dell'universalità della nostra condizione umana, al di là di nazionalità o religioni. Non mi dilungo oltre: guardatelo!
Trailer italiano (it) per Il fantasma di Canterville (2023), un film di Kim Burdon, Robert Chandler con Hugh Laurie, Imelda Staunton, Freddie Highmore.