20 anni fa Gillian se ne uscì con questo film denso di premonizioni, che oggi a distanza di 20 possiamo ben dire che il visionario cineasta ci vide giusto: una società hi-tech esposta al pericolo del terrorismo, ad un livello tale che ormai le bombe quando scoppiano nei ristoranti ad esempio non fanno nemmeno più clamore nelle signore intente a confabulare di indumenti intimi da comperare e lifting da scegliere, individui alienati che difficilmente riescono ad integrarsi in questa società , dove la sovversione trova frutti anche presso gli elettricisti......le donne che pensano solo ad operarsi chirurgicamente per scongiurare il "pericolo" vecchiaia, e a a confabulare di c***te consumistiche, individui oppressi da una burocrazia mostro che soffoca ogni attitudine individuale : questo è il mondo che stiamo vivendo nel 2005, Gilliam è il Nostradamus del cinema.
Un film capolavoro..da capire naturalmente! Il futuro che ci aspettava, le paure e tutta la burocrazia in ogni cosa..ma dietro tutto questo un uomo, una donna ed una bellssima storia d'amore! wow !!Nel buio piu' profondo.. una vita inutile ,un errore, il terrorismo. Nel futuro in una battaglia gia' persa un uomo trova la sua meta', una donna ,sogna e alla fine vince.Bellissima ed incredibile la scena dove l'idraulico viene travolto da fogli di giornali e "sparisce"....IL MIO FILM PREFERITO
No...! chi non apprezza questo variopinto incubo a metà tra sogno e cruda realtà, che potrebbe attenderci nell'immediato futuro, probabilmente non accetta quello che di più attuale e avvilente già capita nella società odierna, nella cultura del sopruso burocratico, nello sgomitare del collega d'ufficio pronto a saltarti alla gola e schiacciarti sotto il suo tallone pur di arrivare prima di te a bearsi nella luce dorata dello sguardo del caposettore.
ma questo è ancora niente, nell'universo convulso di questa vicenda, caratterizzata proprio dalla presenza soffocante ed oppressiva di questi "tubi". a mio parere si tratta di una metafora molto azzeccata, facente parte di un certo tipo di visualità classica che troveremo in moltissimi altri film. comunque la forma "tubo" mi sembra chiaramente inflazionata apposta per rappresentare lo scorrere continuo di qualcosa, fuori e dentro di noi; dati, notizie, materiali, posta, liquidi, congegni spia... i tubi portano tutto in ogni luogo. siamo nel 1985 (anno del film) e l'era del personal computer stava appena cominciando a emettere i primi vagiti.ma la stessa storia raccontata sembra ambientata in un imprecisato periodo a cavallo degli anni 50, a veder le fogge dei vestiti, le case e gli oggetti domestici. ed è chiaramente un'esagerazione, il telefono sul comodino del protagonista somigliante più ad una piovra dai mille tentacoli che a un apparecchio per comunicazioni normali. nei "computer" dell'ufficio spuntano chiaramente valvole da vecchia radio, i palazzi del potere sono immensi,bui e cavernosi. tutta la scenografia del film è improntata all'esagerazione, al malfunzionamento, alla contraddizione in termini e per gli amanti del particolare nascosto c'è davvero di che leccarsi i baffi. a mio modesto parere,è molto più questo un film di denuncia sociale di molti altri che si ammantano di serietà, di atmosfere grevi, di dialoghi seriosi, di concetti più nascosti e meno comprensibili. se vi capita tra le mani il dvd (a prezzo ridotto nei centri commerciali) non lasciatevelo scappare. e' davvero un cult.
ma perchè tanti giudizi si fermano solo alla trama?Il cinema è arte dell'immagine.Si può guardare un quadro e giudicarne solo i soggetti illustrati?Gilliam è visionario ed allo stesso tempo sviluppa una trama interessante.Molto pop art.