La bellezza e la forza di questo film e'la sua naturalezza , non e' un film politico ma fa riflettere (anche') su cio' che una dittatura e' in grado di generare , film consigliato.
non male questo film dall'ambientazione fatiscente della romania con tutti i suoi orrori...film sottilmente crudo sotto certi punti di vista che nonostante due ore di riprese fisse con lunghi monologhi o altrettanti silenzi non annoia mai ma al contrario ci cattura fino al brusco finale.Film di nicchia,solo per chi di cinema se ne intende;gli altri continuino pure a guardarsi trsformers....
Forse non sono abituato a questo tipo di film. L'ho trovato cmq abbastanza noioso. La storia non presenta grandi colpi di scena e il film scivola via in modo molto lento.L'ho soprannominato "film in tempo reale" per le pause mooolto lunghe presenti nella pellicola. Non posso consigliarlo a meno che non siate appassionati del genere.
il film vincitore della palma d'oro si rivela essere piuttosto noioso nella trama e banale nella regia.
La storia sarebbe anche interessante ma le estenuanti pause nella narrazione hanno davvero il solo scopo di conferire una apparenza di qualità e profondità...che il film non raggiunge mai.
La tensione che il regista ha cercato di mettere i n risalto non sfocia mai in una azione concreta...aborto a parte nel film non succede davvero nulla.
Davvero troppe poi le scopiazzature da film come "la doppia vita di veronica", "il metrò" ecc.
Poca originalità nelle immagi ni girate quasi sempre con telecamera in spalla (ma questo basta nel 2007 a fare un buon film???? non credo)
Audio pessimo, come pessima la scelta dei doppiatori, abbastanza azzeccato invece il cast.
Agosto sta per terminare il mio consiglio è di rimandare la vostra visita al cinema a pellicole più interessanti
4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, specialmente in questo periodo, merita di essere visto, poichè racconta la storia di un aborto senza essere retorico e senza prendere posizione. Sono proprio questi due aspetti a rendere il film particolarmente intenso, crudo, vero e, quindi, bello.
E' una storia semplice (per quanto una storia di aborto possa essere definita così) in cui imperano l'ottusità e la crudeltà del "medico" abortista e la solidarietà (portata agli estremi) tra le due amiche.
Da una parte c'è quella stanza d'albergo, il dramma, l'impotenza, il dolore e dall'altra c'è il mondo reale, le cene in famiglia, i discorsi dei benpensanti.
Film dalle atmosfere cupe, dalle ambientazioni angoscianti che lasciano sicuramente un senso di oppressione, solitudine e tristezza nello spettatore.
Palma d'oro meritata. Sicuramente da vedere.