film orrendo, non fa paura, ma solo scene schifose, potrebbe aprire un nuovo genere... schifiller... thriller schifosi... due scene fanno vomitare in quanto schifose a titolo gratuito... che cosa ci può essere di pauroso nell obbligare il prigioniero a bere un frullato di bulbi d'occhio e viscere umane... a che fine?? per fargli del male??non credo... per fargli paura?? non credo.... cmq mi son segnato il regista, così da evitare di incappare in nuovi errori... sette euro che avreì preferito bruciare piuttosto di darli a quel film... state lontani da quel film.... piuttosto mi vedo un film con Costantino...
Ho avuto modo di esprimere la mia opinione su molti film all'interno di questo spazio che ci concedete. Il voto più basso che mi sono mai sentito di dare è stato semplicemente un tre. Il film si intitolava "Paganini Horror": si trattava di una storia sceneggiata e diretta men che mediocremente, e recitata anche peggio; in quell'occasione non ho ritenuto di dover dare un voto inferiore in quanto mi trovavo davanti ad un'opera realizzata con scarsissimi mezzi tecnico/economici e alla quale la povertà di talento creativo da parte dei pur volenterosi (ma niente più...) addetti ai lavori non aveva permesso di raggiungere un livello artistico lontanamente accettabile.
Passero' ora a descrivere in breve "Captivity": si tratta di un modesto "prodotto" (difficile usare i termini "opera" o "racconto" per definire questo film) thriller/horror con una trama ricalcata sui tre "Saw", dei quale sembra aver mutuato anche gli espedienti narrativi e persino la fotografia. Le tecniche di ripresa e montaggio sono pressochè identiche a quelle oramai di uso canonico all'interno della cinematografia americana di genere dell'ultimo lustro; è proprio quest'ultimo aspetto che mi ha sorpreso profondamente: è possibile che un regista in circolazione praticamente da tre decenni (un film su tutti: "Mission") e proveniente da una scuola anni luce lontana da quella dei registi "videoclip/videogames - oriented" dell'ultima generazione possa liberamente scegliere di indirizzare il suo stile cinematografico proprio in quella direzione? E' stata un'evoluzione naturale o, come penso io, si è trattata di mera adesione a dettami commerciali?
E' una realtà sicuramente assodata come nel cinema, in particolare quello targato USA, la strategia commerciale (quella che ha come principale obiettivo il ritorno degli investimenti e delle risorse impiegati per confezionare prodotti rivolti ad una clientela) ed il talento artistico tendano a viaggiare parallelamente: il miglior modo per recuperare un'investimento è proporre una ricetta già rivelatasi efficace, badando contemporaneamente ad evitare che quest'ultima si riveli troppo monotona adoperando piccole quantità di ingredienti nuovi, tra i quali anche un pizzico di istinto creativo... peccato che in questo film nessuno si sia preoccupato minimamente di far questo...
Un bilancio finale su "Captivity": mezzi economici discreti, cast tecnico all'altezza, volontà artistica inesistente. Non sarà magari la volta buona per assegnare un voto inferirore al tre? Ma si!!! Concediamoci un bell'uno!
Non ho mai visto un film più noioso di questo, nessuna suspence, solo scene ridicole e schifose. Ve lo sconsiglio vivamente, perchè altrimenti rischiate di rovinarvi la serata. Per il voto volevo mettere zero ma non c'è e invece dovrebbe esserci perchè questo film (ed è anche offensivo chiamarlo così) se lo merita in pieno.
Altro thriller spazzatura..trama puerile, sceneggiatura da asilo, interpretazione degli pseudo attori assolutamente ridicola.
Ormai i film di questo genere si salvano 1 su 10...meglio rispolverare i vecchi film anni '70/'80...
Il film non ha nulla di originale, essendo una via di mezzo tra l'enigmista e hostel e presentando scene di violenza fine a sè stessa. Nella prima ora è talmente ripetitivo da diventare ridicolo; il finale si salva con qualche colpo di scena, ma nel complesso... non ci siamo proprio. Molto bella l'attrice.