Gioiello di rara bellezza questo film. Da gustare più volte a breve distanza per ritrovare tutti gli elementi che, in modo non proprio semplice, il regista pone sotto l'attenzione dello spettatore. Ottimo. Fa riflettere.
Dopo 6 anni di lunga attesa, aronofsky is back. finalmente direi. dopo aver visto pi e requiem for a dream non vedevo l'ora di gustarmi il suo nuovo lavoro. e l'ho gustato eccome. devo essere sincero: la prima volta non mi aveva convinto del tutto. certo, la sua regia si riconosce, la fotografia quasi ipnotica non mi aveva lasciato indifferente e le musiche... oddio, le musiche sono qualcosa di eccezionale, nonostante quelle di rfda siano ancora le migliori. ma quando l'ho rivisto una seconda volta l'ho capito appieno, ho colto ogni sfumatura, e sono arrivato alla conclusione che darren ha sfornato un altro piccolo gioiello. meno brillante magari dei suoi due precedenti film, ma comunque splende vistosamente se analizzato come si deve. la trama può sembrare sempliciotta in fin dei conti, ma racchiude in se non solo il significato di vita e morte, ma altri numerosi messaggi che vanno al di là di quello che si nota in superficie.
e poi ci sono dei momenti che solo un regista come aronofsky poteva fare, scene di intensità davvero elevata e visionarie come non mai. in conclusione un bel film da vedere più di una volta, che ha divisio nettamente a metà sia il pubblico che la critica e che, in un modo o nell'altro, non vi lascerà indifferenti.
Il film è assolutamente comprensibile, cosa che non si deve trascurare è che il target al quale è rivolto nn è universale come si crede, purtroppo la realizzazione del film è stata abbastanza deleteria sia per i fondi ( che a differenza di Pi greco e Requiem questa volta sono stati elevatissimi circa 40 milioni di dollari ) sia per la scelta di far passare il film come un film normale.
Però non si puo' dare un quattro come voto mettendo come motivazione il fatto che sia incomprensibile, il film è abbastanza semplice da capire e tocca argomenti interessantissimi, la musica di Clint Mansell è bellissima come al solito, Ari Handel è uno scienziato che scrive sceneggiature e Darren Aronofsky non è assolutamente un fenomeno incompreso ma un fenomeno e basta.
Quindi è logico che chi da dieci alle solite pappe hollywoodiane non può permettersi moralmente di giudicare cose che non sono adatte al proprio punto di vista.
E nn c'entra niente se si è critici cinematografici o cinefili , a volte nn basta esserlo.
Come al solito film come questi passano in secondo piano perchè sono lunghi e raccontano in modo lento cose che devono per forza essere raccontate così! Ma alla gente piacciono di più film come Avatar.....
L'albero della vita è veramente un bel film e mi ha anche emozionato in certe fasi del acconto! Consiglio questo film ha chi ha voglia d'impegnarsi nel vederlo.
Leggenda, sogno e realtà così come morte, vita ed eternità. Un capolavoro basato su questi fattori. Intrigante fino alla fine dove con una scena epocale il cerchio si chiude, il racconto viene terminato.
P.S. Per chi ha odiato questo film. Per favore, continuate ad andare a vedere tre metri sopra il cielo.... per favore.
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(6.5/10)
