Un ottimo film con un grande protagonista. Devo dire che mi aspettavo di vedere un bel film e così è stato. La cosa che mi lascia perplesso e vedere come un dittatore così sanguinario faccia fuori il suo popolo (si parla di 300.000 morti) ed il suo consigliere principale il medico scozzese non si accorge di nulla. La scimmia bianca che vive all'ombra del potere preferisce non vedere per poter vivere nel lusso, tra feste e divertimento. Alla faccia dei buoni propositi di aiutare i più deboli. Una storia ben calibrata con ottimi attori, tutti credibili, una buona sceneggiatura. Insomma un fil da non perdere.
Un film che genere apprensione sin dall'inizio. Se ne immagina la fine, quasi ovvia, ma l'evolversi, senza grandi colpi di scena, tiene incollati ai dialoghi, alle facce soprattutto. Ed un crescendo che va dalla naturale ammirazione per questo giovane un pò superficiale, al detestarlo, sino a voler frenare il suo istinto un pò troppo giovanile e scongiurare la sua ascesa alla "corte" di Amin.
Perfetto Whitaker, come sempre, e molto bravo il giovane James McAvoy.
Posso solo sconsigliare questo film con un messaggio subdolo razzista di cui il regista non si dovrebbe che vergognare. A parte la bruttezza generale del film che mi ha fatto ricredere su forrest whitaker (si dovrebbe vergognare anche lui) vorrei sapere se il regista si è confuso con Munich (mi pare avesse fatto un documentario) perchè l'aereo dirottato dai palestinesi in uganda è una vergognosa forzatura che ha fatto capire quanto questo MacDonald sia razzista, visto che per lui non manca occasione per insultare gli arabi. Se farà un film di fantascenza sono sicuro metterà un arabo su marte, perchè questa gente è cosi.
Razzista e schifosa.
Un neolaureato in medicina decide di sfuggire dall'oppressione paterna per andare in cerca di vita, di esperienza, e il "dito" lo porta in uganda... pronto a dare se stesso in ogni circostanza che incontra (professionale/affettiva), il destino lo porta ad incontrare idi amin, nuovo signore della guerra e del paese, un personaggio affascinante e carismatico che lo convince ad entrare nel suo staff, fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di consigliere personale... dietro un iniziale apparente serenita', le vicissitudini da medico, consigliere e uomo, lo portano a svelare la vera natura folle e dittatoriale di amin, scoprendo le stragi e i delitti effettuati nel nome del puro potere, da qui la decisione di fuggire... il regista non si risparmia, riuscendo a comunicare l'esistezialita' dei vari accadimenti attraverso parallelismi con la natura, l'alternanza e gli intrecci degli aspetti personali, e non, drammatici con quelli piu' distesi, tutto in modo particolareggiato, senza lasciare nulla al caso... film di forte impatto!
Nonostante sia un film girato a regola d'arte da un punto di vista meramente tecnico (ottima la fotografia e la musica), quello che invece lo fa scadere è la trama del tutto inverosimile (il medico appeso ai gangi dopo che si è fatto una delle moglie del tiranno...) e il razzismo latente, espressione tipica del mondo anglosassone.
Dopo un discreto primo tempo il film si trasforma in action movie truculento che poco ha a che fare con gli intenti, dichiarati all'inizio, di dare un taglio documentaristico alla pellicola.
Insomma un film made in GB che dipinge, come sempre, da una parte i bianchi buoni animati da nobili motivazioni e i selvaggi dall'altra.
Da vedere solo per i paesaggi e i colori dell'Africa.