Il film di Jean-Jacques Annaud si aggiunge al filone delle pellicole di guerra iniziata con "Salvate il soldato Ryan" di Steven Spielberg e proseguita con lo spettacolare "Pearl Arbor. Qui però l'elemento "bellico" della vicenda è ridotto al minimo. I temi principali sono infatti rappresentati dall'amicizia, dall'amore, dall'attaccamento alla patria di fronte all'esercito invasore nazista ("Il nemico alle porte" del titolo, appunto) e dal duello a distanza dei due protagonisti, il cacciatore di cervi tedesco e quello di lupi russo, basato sui sotterfugi e gli inganni, sulle imboscate e le vendette. Jude Law incarna perfettamente il personaggio "dell'eroe suo malgrado" (che richiama alla mente quello del più celebre dottor Zivago) reso famoso dalla penna sagace del suo amico (ed avversario in amore) Danilov/Fiennes. Mentre Vassili è un "operativo", un pastore poco istruito, Danilov è un "tattico" uno studioso, uno di quelli che sanno come affascinare le masse attraverso le gesta degli altri e che riesce a riscattare la propria grigia esistenza con un sacrificio estremo. Tania/ Weisz è una sorta di Lara (tornando sempre al romanzo di Pasternack) follemente innamorata del suo uomo ma al tempo stesso molto combattiva e coraggiosa.
Il film, nonostante la violenza ed il sangue di molto scene, acquista via via una vena romantica rappresentata dalla storia d'amore dei due protagonisti.
Le musiche sono del premio oscar (per "Titanic") James Horner.
Davvero un bel film ! Le opinioni precedenti dicono già tutto..... personalmente non sono un'appassionata di film di guerra, ma qesta pellicola merita il massimo dei voti.
Poche parole, se vi piace il tema della guerra, non potete perdere questo film. La battaglia di Stelingrado dal punto di vista dei russi, attori bravissimi. Il massimo dei voti al regista per le scene crude e davvero realistiche.
Ho visto il film appena uscito, la ricostruzione storica pecca per il cecchino tedesco di pura fantasia, il maggiore Koenig del film non e' mai esistito,la controparte tedesca si chiamava Karl Einz Torwald colonnello delle Waffer SS direttore della Scuola di tiro delle SS di Zossen (Berlino),particolare non trascurabile visto l'abisso esistente tra un appartenente alle Waffen SS e la Wermacht, l'esercito tedesco. Anche Nikita Kruschev, un po' troppo vecchiotto, all'epoca era sulla quarantina. I soldati tedeschi sono come al soltito rappresentati in alta uniforme da parata (ma i video dell'epoca li hanno visti???). Ottima la ricostruzione dei carri Panzer Mark III canna lunga 48 calibri da 50 millimetri, ma a Stalingrado ne furono usati pochi, soprattutto i ceppi da 24 calibri sia MK III che MK IV da 75.Peccatio che il vero Zaiziev ha concluso la guerra perdendo la vista in seguito ad una mina!!!!
Ringrazio Dio di avermi fatto nascere in un periodo di pace.Questo film mi ha coinvolto tantissimo ed ho pensato a tutti quei ragazzi morti anche a Stalingrado.Questa storia l'avevo letta sui libri oppure vissuta in qualche video games.Che eroi.Un film bellissimo.