Parla una persona che non ha mai amato questo genere, ma questo film è stato veramente bello.
Daniel Craig è indicatissimo : freddo, distaccato, diffidente eppure con dei sentimenti forti necessariamente celati. Molto determinato, molto deciso, per nulla "laccato".
FInalmente le uniche due figure femminili accanto sono due figure necessarie : la prima ha la funzione di far conoscere alcuni dettagli, la seconda è una collega di cui James si innamora certo, ma è una storia d'amore vera, forte, profonda. Non ci sono queste Bond Girls di contorno che a nulla servono se non a far sembrare James Bond un damerino, dongiovanni che poco o niente ha a che fare con l'agente segreto inglese.
Anche la trama non è per nulla scontata e banale, molto intricata, complessa ma avvincente.
Un Bel 10 a tutti.
Casino Royale presenta il nuovo 007 e contemporaneamente propone gli inizi della sua carriera.Sembra un paradosso ma la produzione ha voluto giocare la carta del begins per giocare sul sicuro , senza che anche i non bond fans o gli occasionali spettatori abbiano comunque bisogno di qualsiasi background per entrare nel mondo dell'agente segreto piu' famoso del mondo.Dopo un inseguimento iniziale mozzafiato a piedi , il film rientra in canoni meno esagerati riproponendo l'inevitabile corollario di belle donne e macchine di lusso , club esclusivi e marchingegni di ogni tipo tecnologicamente avanzati ( e questo colloca bond non in una realta' anni 60 ma nel 2000) , nemici spietati e ingannevoli.
Purtroppo il film dopo l'inizio al fulmicotone e la grande ambientazione della partita a poker subisce un brusco rallentamento con situazioni troppo sdolcinate e accelerazioni brusche per giungere al finale , in un crescendo poco interessante di un collage imperfetto.I bond fans non resteranno delusi da questo episodio , peccato che dopo aver trovato un erede di Moore e Connery perfetto ( Daniel Craig ha il fisico e i numeri per fare bond , duro quanto serve ma anche fascinoso e con classe ) , si sia privilegiata la strada nel finale poco convincente di un atmosfera che poco chiude e molto sconforta l'arco narrativo.Eva Green e' una bella donna ma decisamente come bond girl avrebbe dovuto avere una forza o un fascino diverso solo dalla sua fisicita' o presenza .Sigla iniziale pop eccezionale.
Io il Bond l'ho sempre visto alla Sean Connery, alla Roger Moore anche Brosnan benchè i plot erano un po' scarsoni poteva impersonare bene l'agente segreto per antonomasia. Sarà il segno dei tempi come scrive qualcuno, sarà l'umanizzazione del personaggio e la fisicità (sempre messa in secondo piano sui precedenti 007) ma a me sto Craig poteva interpretare un qualsiasi film d'azione e ne usciva benissimo, qui mi pare che lo spirito Fleminghiano del nostro eroe ne esce ridimensionato con 0 ironia, tanti digrignamenti e in più con una storia d'amore stucchevole e troppo lunga come contorno. Insufficiente Voto 5
Ho visto due volte il film per essere certo di quello che avevo pensato dopo la prima visione. beh, il giudizio non cambia: "che fine ha fatto 007 (almeno quello che io conoscevo)?". non per colpa dell'attore, ma per il tipo di personaggio che lo sceneggiatore gli ha affidato, questo agente 007 è un tradimento della sagacità, ironia, e intelligenza che ha sempre caratterizzato il personaggio di ian fleming (speriamo che quest'ultimo non si rigiri nella tomba...). persino i titoli di testa (bruttissimi) sono una pallida e "cecoslavacca animazione" di quelli dei mitici film a cui eravamo abituati. io vado a vedere uno 007 per trovare 007 e non un personaggio più umano, più normale, più fragile etc... alla fine ho sentito, sui titoli di coda, il mitico tema musicale che da sempre ha accompagnato la saga, ma anche in questo caso sacrificato in un minuto, così come durante il film viene molto pallidamente accennato solo un paio di volte. che peccato, un'occasione persa! ridateci 007 e tenetevi il gorilla che salta da un muretto a una gru (scene iniziali).
Trailer italiano (it) per My sweet monster (2021), un film di Viktor Glukhushin, Maxim Volkov con Lyubov Aksyonova, Aleksey Chumakov, Alena Doletskaya.
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(7.5/10)
