ho dovuto vedere questo film in quanto ho amato Hedwig (e spero di poterne vedere il musical a parigi). La prima scena (dell'autofellatio) in effetti è erotica; tutte le altre scene di sesso sono pura ironia, contorno delle battute, delle situazioni assurde che portano a ridere di cuore (chi ha rilevato un "regista-adolescente" assetato di sesso, deve aver visto un altro film. l'adolescenza di mitchell è giusto nella sua continua crescita). Tante le battute memorabili ("era la prima volta che ti cantavano l'inno nazionale nel c..lo?- No.") e i momenti di vera comicità. Mentre in The Dreamers il sesso era l'oggetto culto del regista, qui il sesso è il tabù da esorcizzare tramite attività di gruppo: emerge un clima da seduta di gruppo (non a caso lo stile del film è dichiaratamente ripreso dal primo woody allen, e gli stessi caratteri dei personaggi sono stati ottenuti lavorandoci in gruppo con gli attori, i quali hanno condiviso e poi aggiunto ognuno qualcosa di sè=. L'idea del locale notturno è stata ripresa anch'essa dalla realtà: a NY la notte si fanno feste culturali che prevedono arte, alcol politica e anche il sesso. Ecco che il film è metà sogno metà documentario di una dannazione (tarnation)da esorcizzare tutti insieme per accettare il fatto che si può essere felici "in the end" come recita la canzone della dragqueen . è un "dopotutto", cioè un dopo l'11 settembre. "Tutti siamo colpevoli di qualcosa", ma alla fine non è il suicidio la soluzione. Personaggi principali sono il tentato suicida e l'asiatica che esprimono i 2 lati di hedwig, ovvero del regista. L'asiatica che accetta la sua bisessualità ricorda un po' edwig che si domandava "ma sarà un lui o una lei cio' che mi completerà?". Non importa ciò che si sceglie, purchè lo si faccia senza farsi del male e liberamente. Un film commovente e divertentissimo, ma soprattutto, politicamente importante come breccia sulle censure sociali ai comportamenti sessuali. basta con l'autodannazione, l'auto-non-accettazione. la colpa è espiata.
Bello...davvero bello...ma che dico bello......bello !
Assolutamente unico nel suo genere, ottima colonna sonora...un crescendo di emozioni....ammesso che riusciate a superare il primo impatto, il resto del film scorrerà in maniera sublime e probabilmente come è successo a me lo rivedrete !
Io sarà tarato ma a Cannes hanno fatto bene a fischiarlo,si ha la presunzione di lanciare messaggi allo spettatore magari anche con qualche morale di vita lanciando sullo schermo falli caduci e orge da film porno da videocassetta hard.Disgustose le scene gay,anche il diverso chiede rispetto,altrimenti si fanno passare i gay sempre con lo stereotipo perversista mettendo sotto terra la loro dignità. Non vale il prezzo del biglietto.Disgustoso.
Appena si vede un po' di sesso in un film si grida subito allo scandalo e non si guarda oltre. Shortbus offre uno spaccato dell'animo umano con tutte le paure e angosce che ne conseguono. Viene presentato tutto come una commedia molto divertente che però non stanca mai e non scade nel banale. Peccato che sia stato distribuito pochissimo in Italia...
Una pagliacciata. Una serie di luoghi comuni e conversazioni bislacche per un film inutile: ogni tanto qualche scena di sesso per attirare l'attenzioni di chi, giustamente, si è addormentato ridendo.