Originale è soprattutto l'accostamento della musica classica e quella rock dei nostri giorni, ma a parte questo lo trovo un ottimo film con una Kirsten Dunst da Oscar, una regia emozionante,della quale le inquadrature ne sono l'emblema.Ottimi i costumi.Bellissime le scenografie.
Ho appena visto il film: 2 ore spese benissimo! Film sublime: meravigliosa la dunst, leziosa ed ammiccante al tempo stesso, bellissimi i costumi e la fotografia, originale la descrizione non didascalica degli eventi, e interessantissima la scelta di rappresentare i bagordi e gli infiniti momenti di solitudine della protagonista. A chi si aspettava di vedere il momento della ghigliottina probabilmente non ha còlto l'intento del film: quello, cioè, di descrivere la vita 'incantata' nel palazzo delle favole. Dove di incanto c'è ben poco, e di favola manco l'ombra. La protagonista vive in un mondo isolato, a parte, inconscia di ciò che accade fuori. Non a caso, alla fine, lei saluta per l'ultima volta il viale alberato, in quei giardini che le avevano dato l'illusione di essere libera. La rivoluzione francese lasciamola a un film descrittivo, quasi giornalistico. Le vere emozioni non sono il taglio della testa, ma la solitudine e l'accidia di un mondo a parte...
In questo film viene preso in considerazione un lato di Maria Antonietta che è sempre stato tralasciato: quando si è trasferita a Veralles e quando è diventata regina era ancora un adolescente, poco matura e che quindi non poteva govrrnare un paese.
La Coppola attraverso questo film vuol far comprendere che in qualsiasi epoca un adolescente cerca gli svaghi, è attratta da tutto ciò che è di moda e che è di valore,ancora di più se la persona in questione è la futura regina di Francia.
Kirsten Dunst è stata un' ottima scelta perchè in un certo senso rispecchia ancora un'animo da bambina.
Devo ammettere che in alcuni punti il film può risultare prolisso
Per chi, come me, che ha letto una biografia di Maria Antonietta vedendo il film si accorge che non è assolutamente adatto!Vengono tralasciati dettagli che in un film biografico non devono essere trascurati come la personalità della protagonista e le vicende che le sono successe intorno e che hanno effettivamente cambiato la vita di Maria Antonietta.Gli abiti sono davvero splendidi e la cornice di Versailles è mozzafiato, ma assolutamente non valgono il prezzo del biglietto!Questo film aveva grandi potenzialità, ma non sono state sfruttate per poi farlo diventare un capolavoro!Speriamo che qualche altro regista ci pensi e ci tiri fuori dal cilindro la vera Maria Antonietta!!!
Dopo "Lost in Translation - L'amore Tradotto" e "Il Giardino delle Vergini Suicide", la regista figlia d'arte si concentra nuovamente sul tema della solitudine: questa volta la protagonista è la sovrana francese più odiata dal popolo, letteralmente rinchiusa in una gabbia dorata senza la minima possibilità di farsi accettare. Ottimi sia la prova di K. Dunst sia i costumi. Peccato per la parziali inutilità di alcuni punti e la lentezza di altri perché in generale il film non è male.