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Marie Antoinette

Opinioni presenti: 93
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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Frivolezza noiosa

(5/10) Voto 5di 10

D'accordo con la recenzione. Calligrafica scenografia e ambientazione, ma nessuna profondità né storica, ne umana.



Guido, 59 anni, Roma (RM).




Una povera ragazzina

(10/10) Voto 10di 10

Semplicemente magnifico. Sofia Coppola ha diretto un film straordinario. Si nota chiaramente che il regista è una donna, talmente questo film è femminile. Ho visto poche volte un ritratto psicologico così dolorosamente vero. Marie Antoinette è presentata come una ragazzina con un grande bisogno d'amore e di affermazione personale in un mondo frivolo, privo di scrupoli ed avaro di sentimenti. Quanto è difficile sapersi creare una vita di sogni, per sfuggire ad una realtà troppo difficile da accettare. Maritata giovanissima ad un uomo con grandi problemi sessuali, riesce ad accettare una vita terribile buttandosi in un'orgia di dolci, vestiti e, soprattutto, di grandi desideri inespressi. La Dunst presenta ammirevolmente questo personaggio, dotato di una grande, e nascosta, dignità. La dignità di saper celare, a se stessa ed agli altri, una grande infelicità, mascherata da un'apparente frivolezza, che solo l'amore avrebbe potuto colmare. Una vittima del fato e della storia, dunque. Una bella bambolina che balla accordndosi alla musica degli altri. In un tripudio di bellissime porcellane, di feste e di abiti stupendi - il gusto del bello colma parecchie cose e parecchi dolori - viene fuori il ritratto di una donna/bambna, ma profondamente regale (vedi una delle scene finali, con l'inchino sul balcone di fronte al popolo in tumulto). C'è un paragone con la storia di Lady Diana? A parte la dedizione alla beneficienza che aveva quest'ultima, direi proprio di sì. Entrambe sono state vittime di uomini fondamentalmente stupidi e senza scrupoli. Sofia Coppola ha saputo presentarci un ritratto femminile non da poco. Ha anche saputo attualizzare profondamente questa storia con una musica a tempo di rock. I dialoghi, scarni ed incisivi - è sufficiente osservare l'espressione dolcissima e tristissima della Dunst)sono profondamente moderni e sanno colpire a fondo. Per non parlare della fotografia, che, con la sua magnificienza (Versailles), sa mettere profondamente in luce la solitudine, in un mondo di fiaba, della protagonista. Brava, Sofia. E lo ripeto centinaia di volte. Vedendo un'opera come questa, diretta da una donna, sono orgogliosa di esserlo anch'io.



Alessandra verdino, 51 anni, Savona (SV).




L'insostenibile leggerezza del nulla

(1/10) Voto 1di 10

Cosa mi ha spinto ad andare a vedere questo film? Due cose. La curiosità sul personaggio storico, dalla personalità assai controversa, e lo sguardo ammiccante della splendida Kirsten Dunst che campeggia sui cartelloni pubblicitari di mezza città. Inutile che mi dilunghi in analisi complicate, vi dico solo una cosa. Raramente mi capita (ve lo giuro) di abbandonare la sala durante la proiezione del film. Questa volta è successo. Dopo 1 ora, 3 minuti e 20 secondi circa, ho capito che era troppo. Ero stufo di bella fotografia, coreografie e quant'altro. La scuola manieristica la lascio agli esteti. 1000 volte meglio la "Corazzata Potemkin". Viva Sergei Eisenstein!



Luciano, 48 anni, Napoli (NA).




Realtà e fantaia.

(8/10) Voto 8di 10

Se il cinema è spettacolo e sogno, questo è un film perfetto. Per chi come me pensa che il cinema non debba essere troppo fedele e a volte neanche troppo palusibile, questo film è stupendo. Potendo poi ammirare costumi da Oscar e ambientazioni stupende,, certo è un film che ho amato molto. Non ha le atmosfere rarefatte di Tokjo nè la poesia del precedente film, ma se avesse fatto un film simile a "Lost" avremmo detto che si ripeteva. Inveca a me piace chi cambia anche genere, se ci riesce, e Sofia ci riesce.



Mario, 47 anni, Roma.




Dio salvi la regina

(6/10) Voto 6di 10

L'unica cosa che ti lascia davvero spiazzato è l'utilizzo di musica rock nella colonna sonora.Il suono delle chitarre elettriche non riesce proprio ad amalgamarsi correttemente con un'atmosferea settecentesca.Forse Sofia Coppola ha creduto in questo modo di creare un contrasto,la giovane regina teenager (molto americana) con tutta la verve e l'elettricità della sua età,piombata nella più assoluta prosopopea e nel soffocante rispetto per l'etichetta della corte di Versay.La musica rock serve a marcare in modo drastico certe discrepanze,lo ammetto,ma si ha come la sensazione...che ne so..di mangiare cacciagione annaffiata con frullato di banana anzichè barolo.I costumi sono splendidi,le scenografie pure,la recitazione è fresca senza strafare (notevole Asia Argento)ci si dilunga un pò troppo in atmosfere descrittive:scene di vita di corte,balletti,partite di caccia,pettegolezzi in giardino,banchetti,cambi d'abito ecc.ecc.Ma che vuoi farci!Quella era davvero Versay.La mancata "consumazione"del matrimonio per ben due anni di fila,è la parte più esilarante (ma non priva di una sua drammaticità) di tutto il film.Due giovani del tutto inesperti in fatto di sesso e dintorni,piombati per amore e per forza nello stesso letto,gli occhi di mezzo mondo puntati addosso,l'ansia della prestazione,il non sapere come muoversi in un territorio cosi sconosciuto,il doverlo "fare per forza" se non altro per garantire alla Francia un degno erede al trono.Chi riuscirebbe a fare l'amore (per la prima volta) in tali condizioni?Io no.Sofia Coppola ha voluto riscattare un personaggio a lungo diffamato dai libri di storia,ha voluto restituire a questo personaggio,vittima dei suoi particolari natali e degli eventi storici,una propria innocenza,difendere Marie Antoinette dalla sua storica reputazione di delapidatrice di patrimoni,di cinica monarca assolutamente indifferente delle sorti dei propri sudditi (che non conosceva)"Non hanno il pane?Che si mangino le brioches!"è una frase divenuta biecamente famosa ,ma lei l'ha davvero mai pronunciata?Il film è godibile,conferma la Coppola come regista di carattere,la Dunst come attrice duttile ma non ancora in grado di lasciare,come si suol dire,il segno.Se vi sono piaciuri Barry Lyndon e le Relazioni pericolose,dovrebbe piacervi anche questo.



Claudio, 46 anni, Novafeltria (PS).





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