Un ottimo film con un finale spettacolare.
Il dramma di un uomo che continua ad amare nonostante non venga più amato.
Una donna che lo spinge ad una vita meschina e triste a suon di solitudine e prostitute a causa del sospetto che il marito abbia amato l'acerba nipote.
L'estremo atto d'amore di lui che, alla fine, temendo che tutta la vicenda sia stata macchinata della consorte per disfarsi di lui, confessa due omicidi, pur di dare alla donna amata l'ultima cosa che l'uomo pensa lei voglia: ossia la propria disfatta...
Complicato?
No, da studiare con cura!
film interessante, dall'avvicente svolgimento psicologico, che si costruisce attraverso drammi personali e un evento attuale, come la pedofilia.
cast del tutto onorevole per un film passato, forse, in secondo piano, visto l'evento narrato.
parallelamente si racconta la storia di due coniugi, che a causa dell'omicidio di due bambine, di un'accusa ingiusta a carico di lui, daranno vita al più classico dei drammi familiari americani: il disfacimento matrimoniale causato da una vita passata a sostenere le apparenze.
un film la cui fine non appare scontata e in cui lo spettatore ha un coinvolgimento in prima persona attraverso l'uso della soggettiva.
Ben lungi da essere un capolovoro questo film comunque dimostra una certa consistenza, fornita da una storia interessante e da due grandissimi attori che da soli possono tenere alto l'interesse dello spettatore.
L'idea del regista di fondere immagini del presente con la visione di avvenimenti passati fornisce un tocco di classe alla pellicola, anche se, ad onor del vero, l'intuizione non è proprio originalissima.
La prova della Bellucci infine non è assolutamente scarsa, ma si sa....il pregiudizio domina sempre chi è scarsamente obiettivo, ed il film questo lo spiega benissimo.
con un eredità pesantissima da "Una pura formalità"di Tornatore questa è,pur non avendo una base originale,un'opera che sfiora e forse raggiunge il capolavoro.Il regista ha saputo creare per tutta la durata del film una magistrale tensione,che non è fine a sè stessa,ma che porta con sè un viaggio introspettico nella mente e coscienza umani.Il delitto è un pretesto per un onirico e allucinato viaggio nella psiche del protagonista,uno strepitoso Gene Hackman,un viaggio anche tuttavia nelle perversioni più nascoste e recondite che l'uomo può provare.Ma alla fine di tutto questo(forse)catartico percorso,l'anima sarà dannata o beata?
La risposta ce la da Tornatore nello strepitoso finale del film succitato.
Tutti attori bravi e famosi...ma la Bellucci che c'entra? Recita da cani poverina...neanche la bellezza la salva, quando apre bocca. Ma non è questo il punto...dopo varie ipotesi...c'è qualcuno in grado di spiegare il finale???