Ora: va bene il thriller psicologico (qualcunque cosa significhi), va bene il dramma umano, va bene che la Bellucci è bona e si spoglia, quindi non puoi pretendere che reciti (non dico bene: basterebbe che recitasse..), va bene che la Bellucci è doppiata in modo ridicolo (spero non sia la sua vera voce!!!), e va bene anche che tutto il film si svolge in una stanza (poteva essere una cosa originale...tipo THE CUBE). MA PORCA P*****A, NON PUOI GUARDARTI 1 ORA E MEZZA DI FILM PER POI VEDER ARRIVARE UN AGENTE CHE DICE: "Capitano...c'è giu da basso il colpevole!"
Dietro a questa introspezione del "Commissario" Morgan (ottimo come sempre) viene fuori una grande storia d'amore tra una Grandissimo Gene e una sufficiente bellucci (sufficiente perchè per fortuna non ha come dire, recitato, parlato).
Un altro film simile era stato interpretato anni fa, altrettanto bene, da uno splendido Gerard Depardieu e da Roman Polanski.
Grande naturalmente il regista.Montato in modo egregio.
Ben lungi da essere un capolovoro questo film comunque dimostra una certa consistenza, fornita da una storia interessante e da due grandissimi attori che da soli possono tenere alto l'interesse dello spettatore.
L'idea del regista di fondere immagini del presente con la visione di avvenimenti passati fornisce un tocco di classe alla pellicola, anche se, ad onor del vero, l'intuizione non è proprio originalissima.
La prova della Bellucci infine non è assolutamente scarsa, ma si sa....il pregiudizio domina sempre chi è scarsamente obiettivo, ed il film questo lo spiega benissimo.
con un eredità pesantissima da "Una pura formalità"di Tornatore questa è,pur non avendo una base originale,un'opera che sfiora e forse raggiunge il capolavoro.Il regista ha saputo creare per tutta la durata del film una magistrale tensione,che non è fine a sè stessa,ma che porta con sè un viaggio introspettico nella mente e coscienza umani.Il delitto è un pretesto per un onirico e allucinato viaggio nella psiche del protagonista,uno strepitoso Gene Hackman,un viaggio anche tuttavia nelle perversioni più nascoste e recondite che l'uomo può provare.Ma alla fine di tutto questo(forse)catartico percorso,l'anima sarà dannata o beata?
La risposta ce la da Tornatore nello strepitoso finale del film succitato.
Ho visto il film senza aspettarmi niente di particolare perchè non amo molto il genere "thriller". Ma piacevolmente ho scoperto che non si trattava per niente dei soliti prodotti che rientrano in tale categoria. Il film parla di un grande amore, quello tra Henry e Chantal. Lui l'ha conosciuta solo 11enne, le ha fatto da padre quando il padre le è venuto a mancare nella prima adolescenza e poi, a 20 anni l'ha sposata. Tra di loro è stato un grande amore, fino a 2 anni prima della sera raccontata dal film. Lei, donna tanto bella quanto insicura, teme di perdere il marito, importante uomo d'affari. Lo teme in modo maniacale ed arriva a vedere un tradimento in un puro momento di giocoo di Henry con la nipotina tredicenne.La gelosia la rende pazza e cieca, così decide di vivere da separata in casa senza tuttavia andarsene anche se economicamente le converrebbe. La giovinezza la sta abbandonando e ha paura che con essa andrà via anche l'amore del marito che,secondo lei, proprio della sua freschezza si era invaghito... Ma qui si scatena il dramma... Quando l'amico poliziotto lo ferma , lui non chiama neanche un avvocato...Perchè?Sembra quasi che voglia evitare di allargare la questione, coinvolgendo altre persone. Henry e Chantal si muovonospecularmente, fumano lo stesso sigaro,giocanoocoll'accendino alla stessa maniera...Si preoccupano entrambi di cosa possa sentire l'altro, mentre insieme raccontano complementandosi la loro storia d'incomprensione.L'amore che ancora li lega è palpabile, ed esplode nel finale. Henry, conoscendo l'instabilità e la gelosia della moglie, alla fine crede che sia stata lei ad uccidere le due bimbe perchè sa di averle fotografate per caso. Lei potrebbe aver visto le foto,e dopo l'episodio della nipotina, essere saltata a conclusioni sbagliate. In un gesto di follia, le avrebbe poi uccise. Ed è di fronte a questa ipotesi, di fronte a questa macabra possibile prova d'amore, che Henry cede e confessa crimini mai fatti per salvare la sua "bambina". Poi il vero killer viene scoperto,e tutto si ribalta. Lei lo aveva creduto colpevole ma di fronte alla nuova realtà realizza la verità che la gelosia e l'insicurezza le avevano impedito di scorgere. Quell'uomo , che lei aveva ritenuto così vile e meschino, si sarebbe dichiarato colpevole al suo posto in virtù dell'immenso amore che le porta. Allora una volta usciti dal posto di polizia e sotto lo sguardo sconcertato di un capitano davvero poco perspicace, si cercano. Lei vuole abbracciarlo, l'ha perdonato, si è resa conto del grosso errore che ha commesso nell'allontanarlo. Ma lui ora, di fronte ai tentativi della moglie di fornire prove contro di lui, la respinge e evita le sue braccia. Tuttavia, si siedono su due panchine vicine e continuano a cercarsi con lo sguardo, il loro amore è stato piegato ma il loro legame non riesce a spezzarsi. In ogni caso, anche se divisi da un corridoio,continueranno a vivere l'uno accanto all'altra.Il messaggio che secondo me il film vuole veicolare e che mi ha fatto riflettere è originale e verosimile al tempo stesso. In una coppia del genere,Henry dovrebbe essere l'Otello della situazione. Ed invece Chantal,nonostante la propria dirompente bellezza,come molte donne, non è conscia del proprio potere e rimane una bambina fragile e vulnerabile, dilaniata dalla gelosia,che altro non è se non paura di perdere il suo secondo padre-amante..Per ciò che riguarda i gusti sessuali di Henry, non bisogna fraintendere. Ama la donna bambina ma non le bambine, e francamente confessa che un corpo giovane e fresco gli comunica forti sensazioni. Personalmente però, credo che questo valga per la maggioranza degli uomini e delle donne. E infine, quale uomo è del tutto insensibile alla femminilità ingenua e maliziosa che certe donne sanno sprigionare? In fondo Henry cercava solo la sua Chantal, la sua donna-bambina, che affascina anche noi con la sua posa da incantatrice immatura..Aldilà del significato che per me ha assunto, il film si rivela però limitato e limitativo nella realizzazione tecnica. Rischia di essere frainteso e non evidenzia abbastanza le motivazioni dei personaggi che si possono solo intuire.In complesso è un film molto buono, ma richiede un eccessivo lavoro di decodificazione da parte dello spettatore.
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(6/10)
